Il presidente della regione Attilio Fontana ha proposto il provvedimento al Governo Conte
Con questo drastico provvedimento si spera di arginare i contagi da coronavirus seguendo l'esempio del Lodigiano.
MILANO - Ieri tutta l'Italia è diventata «zona protetta». Presto la Lombardia, regione in cui è divampato il primo focolaio di Covid-19, potrebbe venir praticamente blindata per due settimane. La richiesta del presidente della regione Attilio Fontana - appoggiata dai 12 sindaci dei capoluoghi di provincia - è infatti finita sul tavolo di Giuseppe Conte. «I contagi da coronavirus nella zona rossa del Lodigiano continuano a calare. La strada da seguire è questa».
Un provvedimento, questo, che provocherebbe la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali e che bloccherebbe anche il trasporto pubblico locale. In sostanza per due settimane rimarrebbero aperti solamente negozi di alimentari e farmacie. «Piuttosto che protrarre un'agonia che potrebbe durare mesi, è meglio una chiusura totale che permetta di bloccare il contagio». La proposta, sostenuta a gran voce anche da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, non ha per ora convinto il premier Conte che comunque non esclude a priori un inasprimento delle misure. La Lombardia rimane, per ora, zona protetta. Chiusa. Ma non totalmente.
Oltre diecimila contagi - Nella giornata di oggi in Italia si è superata la quota di 10'000 persone contagiate e si è arrivati a 631 morti. La Lombardia resta di gran lunga la regione più colpita con i suoi 5'791 casi, 322 registrati nelle ultime 24 ore.