È cresciuto ancora il numero di episodi violenti contro le forze dell'ordine italiane
BOLOGNA - Aumenta la violenza nei confronti delle forze dell'ordine in Italia: nei primi quattro mesi del 2020 si sono verificati 913 attacchi fisici nei confronti di agenti durante i controlli stradali, il 30,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, quando furono 699.
Mentre la mobilità era in netto calo, con incidenti e mortalità in diminuzione del 70% a marzo e aprile a causa del lockdown, le aggressioni nella Penisola sono aumentate molto, con una tendenza in incremento già registrata dall'inizio dell'anno: i controlli su strada per il rispetto delle regole anti Covid-19 hanno scatenato spesso reazioni anche violente. Lo riferisce l'osservatorio dal curioso nome, "Sbirri pikkiati", dell'Asaps, l'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale italiana.
Nel 46,2% le aggressioni sono state sferrate contro i Carabinieri (422 attacchi), nel 44,6% la Polizia di Stato (407), nel 7,7% la Polizia Locale (70), nel 3,6% altri corpi (33). La percentuale è leggermente superiore a cento, in quanto in alcuni casi nell'aggressione hanno riportato lesioni agenti di corpi di polizia diversi.
In 245 casi, il 36,5% degli episodi, l'aggressore era sotto l'influsso di droghe o alcol; in 353 casi gli attacchi sono stati perpetrati da stranieri (38,7%); in 129 casi (14,1%) è stata utilizzata un'arma propria o impropria, come bastoni, oggetti o la stessa vettura usata per travolgere l'agente.