Le autorità serbe hanno implementato nuove restrizioni a Kragujevac, Novi Pazar, Vranje e Tutin
In Serbia, con l'aumento dei contagi degli ultimi giorni, sono tornati ad aumentare anche i ricoveri in terapia intensiva.
BELGRADO - In Serbia le autorità hanno imposto nuove restrizioni in quattro città al centro dei nuovi focolai di contagio da coronavirus.
A Kragujevac, Novi Pazar, Vranje e Tutin è obbligatoria la mascherina sui trasporti pubblici e in tutti i luoghi al chiuso, sono state chiuse le piscine, vietati i raduni di più di cinque persone al chiuso e all'aperto, proibite feste e manifestazioni sportive. Inoltre, l'orario di apertura per bar e ristoranti è stato ridotto dalle 7 alle 20.
Nuovi focolai nei Balcani - Nei giorni scorsi anche nella capitale Belgrado, dove si registrano i due terzi di tutti i nuovi contagi, era stato imposto l'obbligo della mascherina in tutti i luoghi al chiuso, oltre che sui mezzi del trasporto pubblico.
In Serbia preoccupa una sensibile ripresa dei contagi dopo un periodo di progressivo calo. Si registrano nuovamente diversi decessi ed è tornato ad aumentare il numero di pazienti in terapia intensiva. Una situazione questa analoga agli altri Paesi dei Balcani attraversati anch'essi da nuovi focolai di coronavirus.
Nelle ultime 24 ore nel Paese sono stati registrati 359 nuovi casi, che fanno salire il totale a 15'195 infezioni. Ad appesantirsi è anche il bilancio dei decessi, che sale a 287, dei quali sei in più di ieri.