La polizia australiana, impiegata nel weekend per disperdere i partecipanti, ha effettuato centinaia tra multe e arresti
MELBOURNE - Sono emerse nel weekend numerose immagini di arresti e scontri a Melbourne, dove i manifestanti anti-lockdown continuano la loro campagna a favore di una riapertura immediata.
Secondo quanto riferito dai portali locali, decine di persone sono state arrestate durante le manifestazioni svoltesi negli scorsi giorni. Oggetto delle critiche e degli slogan: il Governo dello Stato di Victoria, e le sue decisioni a riguardo delle restrizioni dovute al coronavirus.
Mentre sabato sono state arrestate una quindicina di persone, domenica è toccato ad almeno altri 74 individui, con centinaia di multe per aver violato le direttive sanitarie. La tensione è stata particolarmente alta nella zona del mercato della Regina Vittoria, con decine di manifestanti e agenti anti-sommossa presenti sul luogo.
La polizia ha optato per una pianificazione precisa delle squadre, per impedire alla gente di raggrupparsi in un luogo singolo e per portare i partecipanti a disperdersi. Gli agenti hanno poi usato i propri scudi per dividere e contenere i manifestanti, che al grido di «libertà» si erano muniti anche di lecca-lecca, per sfidare l'uso delle mascherine.
Secondo quanto riferito dall'Herald Sun, gli organizzatori dei cortei hanno usato applicazioni telefoniche criptate per comunicare costantemente il loro luogo e quello degli agenti, nel tentativo di evitare la polizia. Tra i messaggi, riferiti al giornale da uno degli organizzatori, si legge «dovete essere agili, siate pronti ad invadere una zona dopo l'altra».
Secondo l'uomo, che si fa chiamare David, c'è stata una buona risposta da parte dei cittadini: «La gente di Victoria non perdonerà e non dimenticherà questa sospensione delle nostre libertà» ha detto.
Con decine di arresti e centinaia di multe, però, l'avvertimento della polizia ai manifestanti anti-lockdown è chiaro.