Lo scenario è tragico: non ci sono posti letto, e le ambulanze non sanno più dove portare i pazienti
In risposta alla situazione difficile, il Governo ha messo la città in lockdown
NUOVA DELHI - Ambulanze respinte da un ospedale all'altro in cerca di posti letto, pazienti in fila fuori dalle strutture mediche, e crematori che lavorano ininterrottamente.
Le scene che arrivano dalla capitale indiana Nuova Delhi sono terribili: a causa di un aumento esplosivo delle infezioni da coronavirus, il fragile sistema sanitario è vicino al collasso.
Di conseguenza, la autorità della città di oltre 21 milioni di abitanti sono state costrette ad imporre un duro e improvviso lockdown, che resterà in vigore per almeno una settimana.
Pochi letti, troppi pazienti
«La gente continua ad arrivare», «siamo quasi al collasso», ha detto all'agenzia AP il dottor Suresh Kumar, che dirige il Lok Nayak Jai Prakash Narayan Hospital, uno dei più grandi ospedali di Nuova Delhi nella lotta contro il Covid-19.
D'altronde, per una città di quelle dimensioni, Nuova Delhi dispone solo di 100 letti per l'intubazione e meno di 150 letti per le cure intense, a causa del «sottofinanziamento» del sistema sanitario che va avanti da decenni, e che sta portando i nosocomi a crollare sotto la pressione dei nuovi contagi.
Mentre la situazione sta peggiorando anche in altre regioni, l'India ha annunciato che dal 1' maggio avrebbe iniziato a vaccinare tutti gli adulti. Il paese sta proseguendo la sua campagna da metà gennaio, e ha finora somministrato 120 milioni di dosi alla sua popolazione, che conta quasi 1,4 miliardi.
La «variante indiana»
Secondo Bhramar Mukherjee, un biostatistico presso l'Università del Michigan che osserva da vicino la situazione indiana, il virus si sta però diffondendo a un ritmo più veloce che in qualsiasi altro momento finora.
Oggi il paese ha riportato oltre 270'000 nuovi casi di coronavirus: l'aumento giornaliero più alto dall'inizio della pandemia. In totale, l'India ha registrato più di 15 milioni di infezioni e oltre 178mila decessi. Tuttavia, secondo alcuni esperti, in realtà le cifre reali sono peggiori di quelle segnalate ufficialmente.
La situazione indiana preoccupa anche il Regno Unito, che ha inserito l'India tra i paesi nella propria lista rossa. Secondo i funzionari britannici, lo Stato asiatico è «a rischio d'importazione di varianti del coronavirus», in particolare in riferimento alla «variante indiana», che il Ministro della Sanità Matt Hancock ha definito «con caratteristiche preoccupanti» ovvero una maggiore trasmissibilità e una potenziale resistenza ai vaccini.