È la richiesta di Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome
Visto l'aumento dei contagi, i Governatori chiedono comunque una nuova stretta: «Non manteniamo un atteggiamento attendista»
ROMA - L'allarme per l'aumento dei contagi si sta diffondendo anche nelle regioni italiane, in particolare per la situazione degli ospedali, con i governatori che chiedono nuove strette. Un ritorno alle zone rosse ed arancioni, però, «dovrebbe avvenire solo per i non vaccinati».
È quanto ha dichiarato oggi il Vicepresidente della conferenza delle Regioni (e Presidente della Liguria), Giovanni Toti, come riportato dal Corriere della Sera: «In Conferenza delle Regioni ho chiesto che la "zonizzazione" del Paese, quindi la divisione in zona gialla, arancione o rossa, valga soltanto per i non vaccinati. I vaccinati invece potranno continuare ad organizzare la propria vita, il lavoro, e la socialità».
In particolare visto il momento attuale, «in cui si programmano le vacanze di Natale e tutta la macchina economica che vi gira intorno», è ora importante «dare la certezza a questi lavoratori che il paese non richiuderà».
Un incontro con il Governo a breve
Vista la crescita dei contagi, che hanno superato la soglia dei 10'000, «è importante avviare in tempi rapidi, entro 72 ore, un confronto con il Governo», ha poi spiegato Toti, ribadendo che «in questo momento non è possibile mantenere un atteggiamento attendista, bisogna anzi dettare norme chiare per affrontare questa fase della pandemia, tutelando la salute dei cittadini».
D'altronde, per Toti, i numeri parlano chiaro: «Il 90% delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati. È quindi, in primis, una questione di protezione delle persone, oltre che della ripartenza dell’economia e di una pressione ospedaliera».
Alcuni governatori tra cui il friulano Massimiliano Fedriga e il lombardo Attilio Fontana, negli scorsi giorni, hanno anche ventilato l'introduzione della regola 2G e del lockdown per i non vaccinati, altri però non sono affatto convinti. «Ogni decisione la prenderemo assieme, fra governatori», ha spiegato a riguardo Luca Zaia, del Veneto. Sulla stessa linea di pensiero Toti: «Occorre un quadro di regole ampie e valido in tutto il Paese, non si può decidere Regione per Regione».
Come riportato da Repubblica, infine, potrebbero presto entrare in vigore nuove regole sul Green Pass - possibile, ad esempio, un accorciamento della durata -, oltre all'obbligo di terza dose per gli operatori sanitari. O almeno, sono queste le proposte più "calde" sul tavolo del Ministro della Sanità, Roberto Speranza. Tra chi vuole un'azione moderata che non aumenti la tensione sociale e chi più restrizioni per i non vaccinati, la discussione sarà sicuramente accesa.