Le autorità cittadine: fino al 21 maggio, politica zero Covid. Poi verranno ridotte le aree sottoposte a controllo
PECHINO - Shanghai stima da giugno un ritorno graduale alla normalità sia per le attività produttive sia per la vita quotidiana dei residenti grazie al calo di contagi scesi domenica, in base ai dati aggiornati, per la prima volta da oltre un mese sotto quota mille tra accertati (69) e asintomatici (869).
Il vice sindaco Zong Ming, illustrando la tabella di marcia più definita che sia stata finora presentata dalla autorità locali per l'uscita dall'emergenza, ha riferito che 15 dei 16 distretti della città non hanno segnalato contagi fuori dalle aree sottoposte a quarantena per il secondo giorno di fila.
Allo stato, meno di un milione di persone sono nel lockdown più rigido. Zong, citato dai media locali, ha aggiunto nel briefing quotidiano che «siamo consapevoli di segnalazioni di contagi in alcuni punti di isolamento centralizzati e in altre aree chiuse, ma il rischio di una ripresa della pandemia esiste e le basi di prevenzione e controllo della città non sono sufficientemente stabili».
Da oggi, molte attività commerciali hanno riaperto tra limitazioni su capienza e contatti, mentre resta ancora ferma la metropolitana. Fino al 21 maggio, secondo quanto ha spiegato Zong, il lavoro anti-pandemico sarà incentrato sulla riduzione dei contagi, mentre dal 22 al 31 maggio se il trend lo consentirà saranno ridotte le aree sottoposte a controlli.
Lo scopo è arrivare a giugno, dopo numerose proteste per i pesanti disservizi, e lanciare la «gestione normalizzata della prevenzione e del controllo» della variante Omicron. Le misure anti-Covid, tra gli effetti collaterali, stanno causando un massiccio aumento in Cina dei rifiuti nelle grandi città legati all'enorme uso del materiale anti-pandemico: solo a Shanghai, tra materiale proveniente da ospedali, cliniche per la febbre e strutture di isolamento, sono aumentati di 4,5 volte a 1'400 tonnellate quotidiane.
Domenica, infine, la Cina ha segnalato 140 nuovi casi confermati di Covid-19 locali, di cui 69 a Shanghai e 39 a Pechino, secondo la Commissione sanitaria nazionale. Sui 1'019 portatori asintomatici totali, 869 sono relativi a Shanghai, città che ha registrato anche 4 nuovi decessi.