Il sovrano, con la regina consorte, si sta presentando nelle nazioni del Regno. Alle 16 la liturgia per Elisabetta II
BELFAST - Carlo III è giunto oggi a Belfast, accompagnato dalla regina consorte Camilla, per una nuova tappa delicata - dopo quella in Scozia - del tour intrapreso nelle nazioni del Regno Unito per presentarsi nella nuova veste di sovrano dopo la morte della regina Elisabetta sua madre, per ricevere le condoglianze ufficiali dei rappresentati locali e per testimoniare il suo impegno conciliatorio in favore dell'unità del paese di fronte a scosse e tensioni, storiche o recenti.
Carlo ha in programma alcuni incontri a Hillsborough Castle, residenza reale dei Windsor a Belfast, e poi nel parlamento locale di Stormont, dove sarà Alex Maskey, esponente del partito repubblicano-cattolico dello Sinn Fein (un tempo braccio politico della guerriglia dell'Ira) e neo speaker dell'assemblea, a porgergli il messaggio di cordoglio a nome dei nordirlandesi.
Dopo la cerimonia di Stormont, la visita culminerà in una liturgia in memoria di Elisabetta, celebrata a partire dalle 15.00 locali (le 16.00 in Svizzera), nella cattedrale di St. Anne. Rito a cui, oltre a Carlo e a Camilla, assisteranno i leader delle maggiori formazioni politiche nordirlandesi, autorità, ospiti vari, nonché la premier Tory britannica Liz Truss, attesa in volo da Londra e accodatasi al tour del nuovo re come già ieri in occasione del servizio religioso officiato a St. Giles, a Edimburgo, malgrado qualche polemica e sospetti di strumentalizzazione politica.
Per le strade di Belfast non manca la partecipazione popolare e un certo clima di emozione, specialmente nei quartieri a maggioranza protestante e unionista. Si nota tuttavia anche un apparato di sicurezza più nutrito che altrove, non senza cecchini dei reparti speciali della polizia appostati sui tetti di diversi edifici a scopo di protezione del corteo reale.
Carlo è già stato in Irlanda del Nord negli ultimi anni, come erede al trono, presenziando tra l'altro a vari eventi di riconciliazione. Così come la defunta regina Elisabetta, che aveva visitato la nazione più piccola e più complicata del Regno per l'ultima volta nel 2016, dopo aver compiuto 90 anni.