I commenti del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dopo il discorso di Vladimir Putin
BRUXELLES - «A un anno dall'inizio dell'invasione non vediamo nessun segno che Putin si prepari alla pace. Anzi si prepara a nuova guerra, prepara più truppe e si è messo in contatto con la Corea del Nord e con l'Iran per le armi». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un conferenza stampa con l'Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, e il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
«Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori», ha aggiunto Stoltenberg in risposta al discorso odierno di Vladimir Putin. La responsabilità dell'escalation della guerra, ha sottolineato, è di Putin. «Deploro la sospensione» dell'applicazione del trattato Start da parte della Russia e «invito» Mosca a «riconsiderare questa decisione», ha poi affermato Stoltenberg. La decisione del Cremlino «fa crollare l'ultimo elemento del controllo degli armamenti».
Stando al segretario Nato, «Putin sta aumentando la sua capacità militare, non vuole la pace ma la guerra. Per questo dobbiamo aumentare il nostro supporto all'Ucraina. Se Putin vince il pericolo sarà per tutti. La Russia ha deciso d'invadere l'Ucraina e l'Ucraina ha diritto di difendere e noi abbiamo il diritto di sostenerla. Invieremo più armi avanzate» a Kiev. Con l'Ue si sta discutendo di aumentare la produzione di strumenti militari e munizioni «attraverso anche appalti congiunti».
«Dal 2022 l'Ucraina e i suoi partner stanno portando avanti la più grande operazione di logistica militare dalla Seconda guerra mondiale, uno sforzo immenso», ha affermato dal canto suo Kuleba. «Produzione, addestramento e consegna sono i tre punti cardini di questo sforzo. La capacita produttiva esiste, quella logistica anche serve solo coordinamento», ha spiegato, sottolineando che «è tempo che funzionari e diplomatici entrino dei dettagli per parlare di un sistema comune di approvvigionamento».
Borrell, da parte sua, ha spiegato cosa intende fare l'Unione europea. «Ieri ho inviato una lettera a tutti i ministri europei della Difesa chiedendo loro di fornire munizioni all'Ucraina dalle loro scorte e dai contratti già stipulati».