I quattromila partecipanti raggiungeranno i luoghi dell'eccidio nella giornata di martedì
SARAJEVO - Alla vigilia delle commemorazioni ufficiali, l'11 luglio, per il 28/mo anniversario del genocidio di Srebrenica, in Bosnia-Erzegovina si è ripetuta oggi la tradizionale 'Marcia per la pace'.
Quasi 4 mila persone sono partite stamani dal villaggio di Nezuk, nei pressi di Tuzla, diretti a Srebrenica dove prevedono di arrivare martedì in concomitanza con le cerimonie commemorative. Si tratta di un percorso a ritroso di oltre 100 km, lungo l'itinerario seguito dai circa 15 mila bosniaci che nel luglio 1995, dopo la conquista di Srebrenica da parte dei serbo-bosniaci nonostante fosse area protetta dell'Onu, fuggendo attraverso i boschi, cercarono la salvezza a Tuzla che era sotto il controllo delle forze governative bosniache.
Una iniziativa che si ripete ogni anno e che vuole essere un omaggio in memoria delle migliaia di bosniaci musulmani uccisi e in ricordo dei tanti altri che tentarono di mettersi in salvo. Solo pochi dei disperati in fuga si salvarono, bombardati costantemente dall'artiglieria serba, trucidati nelle imboscate o sterminati dopo essersi arresi alle truppe di Ratko Mladic. Migliaia di persone - oltre ottomila, per lo più uomini e ragazzi - vennero uccisi in modo organizzato e sistematico, mentre gli anziani, donne e bambini, consegnati ai serbi dai caschi blu olandesi colpevolmente inerti, furono deportati.
I partecipanti alla 'Marcia per la pace' saranno l'11 luglio alle commemorazioni ufficiali in programma al cimitero-memoriale di Potocari, alle porte di Srebrenica, dove vi sono le tombe con i resti delle vittime finora identificate, oltre 6600. È prevista la presenza delle autorità bosniache e di rappresentanti di altri Paesi e organizzazioni internazionali. Come di consueto, l'11 luglio si terrà la tumulazione a Potocari dei resti delle ultime vittime identificate con il metodo del Dna - quest'anno sono 30, la più giovane delle quali aveva 15 anni.