Il ministero degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, ha incontrato ieri l'omologa Choe Son-hui.
MOSCA/PYONGYANG - Dopo l'incontro del 13 settembre allo spazioporto di Vostochny tra i leader russo e nordcoreano Valdimir Putin e Kim Jong-un, i rapporti tra i due Paesi si sono rafforzati.
Il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, nell'incontro a Pyongyang con l'omologa Choe Son-hui ha detto di poter «dire con sicurezza che queste relazioni hanno raggiunto un livello qualitativamente nuovo e strategico», parlando nelle battute iniziali, in base al resoconto delle agenzie russe.
Lavrov è arrivato ieri sera nel Paese eremita per una visita di due giorni dopo aver accompagnato Putin in un viaggio a Pechino, nell'ambito del terzo forum della Belt and Road Initiative (Bri). La missione di Lavrov a Pyongyang, secondo gli osservatori, getterà le basi per una visita del leader del Cremlino da Kim, invitato ufficialmente a settembre.
L'incontro di settembre tra Putin e Kim ha alimentato i timori occidentali che Pyongyang potesse fornire a Mosca le armi per la guerra all'Ucraina. Venerdì gli Stati Uniti hanno affermato che le spedizioni di armamenti erano già in corso, con la Corea del Nord che nelle ultime settimane ha consegnato alla Russia più di 1'000 container di attrezzature militari e munizioni. La Corea del Nord, invece, stata cercando in cambio una serie di aiuti militari, comprese le tecnologie avanzate, secondo il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
Da Usa e alleati «pericolosa» politica militare
Dopo i colloqui a Pyongyang con i leader nordcoreani, Lavrov ha denunciato la «pericolosa» politica militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati giapponesi e sudcoreani nei confronti della Corea del Nord.
«Come i nostri amici nordcoreani, siamo gravemente preoccupati dall'intensificazione delle attività militari di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud nella regione e dalla politica di Washington. Ci opponiamo a questa linea non costruttiva e pericolosa», ha dichiarato il ministro russo alla stampa, aggiungendo che gli Stati Uniti stanno posizionando «infrastrutture strategiche, inclusi elementi nucleari» nella regione, ma senza aggiungere ulteriori dettagli.
Lavrov ha affermato che la Russia sostiene «un regolare processo negoziale sulle questioni di sicurezza nella penisola coreana», aggiungendo che Mosca, Pechino e Pyongyang stanno cercando di proporre «alternative costruttive» per attenuare le tensioni nella regione.
Gli incontri del ministro degli Esteri russo a Pyongyang dovrebbero gettare le basi per una futura visita del presidente Vladimir Putin, invitato il mese scorso dal leader nordcoreano Kim Jong Un a un vertice di alto profilo nell'estremo oriente della Russia.