Il Regno Unito ha formalizzato il suo reingresso nel programma di ricerca e innovazione europeo.
LONDRA - Il Regno Unito ha formalizzato il suo reingresso esecutivo nel programma di ricerca e innovazione europeo Horizon, considerato il più grande al mondo in ambito civile, da cui Londra era stata esclusa negli ultimi tre anni a causa dei dissidi sorti con l'Ue sul Protocollo per l'Irlanda del Nord e poi risolti grazie all'intesa nota come Windsor Framework.
La decisione era stata annunciata lo scorso settembre nell'ambito della linea all'insegna del pragmatismo rispetto ai rapporti con Bruxelles nel post-Brexit voluta dal premier conservatore Rishi Sunak.
«Insieme all'Ue e ai partner globali, gli scienziati, i ricercatori e le imprese del Regno Unito possono fare da apripista all'innovazione scientifica, creando nuovi posti di lavoro e rilanciando l'economia», ha affermato in un tweet la ministra per la Scienza e l'Innovazione Michelle Donelan, secondo cui sono in arrivo «fantastiche opportunità».
Londra aveva accetta di pagare piuttosto salato la sua quota - stimata in un esborso annuo di 2,2 miliardi di sterline (più di 2,36 miliardi di franchi) - per poter partecipare di nuovo sia ad Horizon che al programma Copernicus, creato per l'osservazione della Terra tramite i satelliti e leader di settore a livello globale.