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ITALIAIniziano i saldi in Italia. Ma non sarà corsa

03.01.25 - 15:01
Il Codacons, l'associazione dei consumatori, parla di «incertezza» e prevede «nessuna impennata» in vista dell'avvio dei saldi di domani
Foto Imago
Fonte ANSA
Iniziano i saldi in Italia. Ma non sarà corsa
Il Codacons, l'associazione dei consumatori, parla di «incertezza» e prevede «nessuna impennata» in vista dell'avvio dei saldi di domani

MILANO - Non proprio una corsa, anzi dei passi a rilento, più che altro. Stiamo parlando della voglia di acquisto per il primo giorno di saldi che scatta da domani in Italia. Il Codacons prevede un inizio per niente con il botto.

«Non ci sarà l'attesa impennata delle vendite, che si manterranno invece all'insegna dell'incertezza, visto che le tasche degli italiani sono già state svuotate dalle feste natalizie». Più chiaro di così!

Per il presidente Carlo Rienzi il giro d'affari non supererà i 4 miliardi di euro» che significa nessun «picco negli acquisti».

Colpa del Natale, a suo avviso, perché «il periodo dei saldi arriva a ridosso del Natale, con i budget delle famiglie già erosi dai rincari delle scorse settimane, come confermano anche i dati delle partenze e gran parte degli acquisti anticipati alla settimana del Black Friday».

Il Natale però c'è sempre stato, il che sta a significare che lo stato di salute economico degli italiani è evidentemente peggiorato, perchè vi sono state stagioni dove gli affari sono andati decisamente meglio, come ad esempio nel periodo pre-covid quando il fatturato «superava abbondantemente i 5 miliardi di euro» come ha detto lo stesso presidente del Codacons.

In tempi comunque di saldi, qualche dritta anti-fregature non guasta mai: il Codacons ricorda ai consumatori che «non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare», ma anzi si hanno «due mesi di tempo», e comunque meglio diffidare «degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova». Inoltre, «le vendite devono essere realmente di fine stagione - continua - deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino».

Va da sé che «è improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori».

Altro aspetto da non trascurare: l'etichetta. Sia per «valutare la bontà» dell'articolo che per verificare che sia indicato «il vecchio prezzo», meglio ancora se si acquista merce della quale «si conosce già» e dopo aver girato anche per altri negozi.

Codacons rammenta anche che «il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche» e, in ogni caso, se si pensa «di avere preso una fregatura» ci si può rivolgere all'associazione o «alla Polizia locale».

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