La veglia pubblica si concluderà alle 16 locali. La salma sarà inumata al "Jardin de Bella Vista" con i suoi genitori
BUENOS AIRES - Con lacrime, applausi, cori da stadio e ogni sorta di omaggio, compreso il lancio di fiori, cappelli e magliette da calcio, il popolo argentino da questa mattina rende l'ultimo saluto a Diego Armando Maradona nella camera ardente allestita nel palazzo presidenziale della Casa Rosada.
Come ha potuto osservare l'ANSA sul posto, le persone camminano in fila per rendere omaggio al campione, separati dal feretro da una bandiera argentina. Quando qualcuno si ferma più a lungo di fronte alla salma, custodi amichevoli ma risoluti chiedono ai visitatori di continuare a camminare. È un passaggio veloce, un addio fugace e commovente, in modo da permettere alle migliaia di persone in attesa di entrare nella sala, di avere la possibilità di salutare un'ultima volta il "Diez".
Una donna avvolta nella bandiera argentina piange desolata, un giovane alza le braccia come se avesse segnato un gol, e altri mandano un bacio e gridano semplicemente "Ciao Dieguito", come una strana religione, dove ognuno improvvisa il proprio rito. All'esterno della Casa Rosada è presente un ampio dispiegamento di forze dell'ordine. Nessuno può entrare nella camera ardente senza mascherina, e in fila si cerca di mantenere il distanziamento sociale richiesto a causa della pandemia. La veglia pubblica durerà fino alle 16 locali (le 20 in Svizzera).
Oggi la sepoltura a Bella Vista - La salma di Diego Armando Maradona sarà inumata oggi nel cimitero "Jardin de Bella Vista", dove in passato sono stati sepolti sua madre e suo padre (Doña Tota, morta nel 2011 e don Diego, deceduto nel 2015). Lo riferisce il portavoce Sebastian Bianchi all'agenzia AFP. Creato negli anni '80, si tratta di un cimitero privato immerso nel verde, a 35 chilometri da Buenos Aires.
Il ricordo di Papa Francesco - La famiglia di Diego Maradona ha ricevuto un rosario e una lettera di condoglianze inviati da papa Francesco. Lo riferisce Radio Mitre di Buenos Aires. Già ieri il pontefice, attraverso il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, aveva detto di essere «informato della morte di Diego Maradona» e di aver ripensato «con affetto alle occasioni di incontro di questi anni», in cui lo ha «ricordato nella preghiera».