La polizia norvegese ha confermato l'arresto di un 37enne di nazionalità danese.
L'uomo era già noto alle forze dell'ordine in quanto radicalizzato all'Islam. La motivazione del suo gesto però è ancora sotto la lente degli inquirenti.
KONGSBERG - Ha 37 anni ed è di nazionalità danese il presunto autore dell'attacco, perpetrato con arco e frecce, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Kongsberg, in Norvegia. Lo riferisce la polizia norvegese in un comunicato pubblicato nella notte.
Nell'attacco, lo ricordiamo, sono state uccise cinque persone (quattro donne e un uomo), mentre altre due sono rimaste ferite e si trovano al momento ricoverate in ospedale. Tra di esse c'è anche un agente di polizia che, precisano le autorità, è stato colpito mentre non era in servizio. Le prime segnalazioni della presenza di un uomo armato sono giunte alla polizia alle 18.13. L'arresto è avvenuto una mezz'ora più tardi, alle 18.47.
L'uomo, che vive nella cittadina del sud-est del Paese scandinavo, si trova ora agli arresti a Drammen. In conferenza stampa questa mattina, la polizia ha aggiunto che il 37enne era già noto alle autorità in quanto radicalizzato all'Islam. Le autorità non hanno fornito ulteriori dettagli, limitandosi a confermare l'identità dell'uomo dopo che sui social network avevano iniziato a circolare voci su persone che invece non risultano essere collegate alla strage. E a tal proposito, la polizia ha chiesto alla popolazione di non diffondere immagini e video sull'accaduto attraverso i social.
Un attacco «crudele e brutale»
Nel frattempo, stando ai media locali, il 37enne ha iniziato a cooperare, fornendo agli inquirenti una dettagliata ricostruzione degli eventi. L'ipotesi che la matrice del gesto sia di natura terroristica resta al momento in ghiaccio, come sottolineato alla stampa dal capo della polizia. «Non possiamo confermare che si tratti di un atto di terrorismo». Gli accertamenti sono ancora in corso e durante l'ultimo anno le autorità non hanno ricevuto alcuna segnalazione sul 37enne.
L'eco dei fatti di Kongsberg si è propagata ben oltre i confini della piccola cittadina norvegese e ha «scosso l'intero Paese», ha detto la premier Erna Solberg. Il Primo ministro incaricato, Jonas Gahr Støre, ha invece descritto l'attacco come «crudele e brutale». Una «tragedia - citando infine la sindaca Kari Anne Sand - per tutte le persone coinvolte».
Un altro uomo armato in circolazione?
In queste ore è stata pure segnalata la presenza di un secondo uomo armato di arco a Oslo, la capitale del Paese. Ne ha dato notizia la stessa polizia nel corso di un punto stampa, sottolineando che alcune pattuglie sono già nella zona di Huseby per verificare la segnalazione e che per il momento non risultano in ogni caso esserci persone colpite. Nelle scorse ore le autorità avevano ribadito che il presunto autore della strage aveva agito da solo.
«Qui è tutto sotto sopra»
Una testimone ha raccontato a 20 Minuten le ore concitate di mercoledì sera nella cittadina norvegese. «Qui è tutto sotto sopra», ha detto rievocando il suono delle sirene e degli elicotteri che riecheggiava sopra Kongsberg, mentre le pattuglie di polizia perquisivano il centro cittadino. «Gli agenti hanno bussato alla nostra porta e ci hanno chiesto se stavamo bene».