Lo ha annunciato oggi l'inviato delle Nazioni Unite Hans Grundberg
SANA'A - Nello Yemen dilaniato da sette anni di guerra è entrata in vigore una tregua di due mesi nei combattimenti: lo ha annunciato l'inviato dell'Onu, Hans Grundberg. «La tregua di due mesi è entrata in vigore alle 19 (le 18 svizzere) di stasera. Da stasera, tutte le operazioni militari offensive di terra, aria e navali dovrebbero cessare», ha aggiunto Grundberg in una nota.
Si tratta della prima tregua su tutto lo Yemen dal 2016, è patrocinata dalle Nazioni Unite e ha ottenuto l'adesione sia dei ribelli sciiti filo-iraniani Houthi sia della coalizione a guida saudita ed entra in vigore nel primo giorno del Ramadan, il mese sacro del digiuno islamico.
Finora tutti i cessate il fuoco erano caduti nel vuoto: l'ultimo nel 2018 prevedeva la cessazione delle ostilità attorno al porto di Hodeida, vitale per i rifornimento della poverissima popolazione yemenita ridotta alla fame e preda di malattie, ma fu quasi del tutto ignorato. Questo nuovo arriva dopo un periodo di intensificazione dei combattimenti, ma anche di intesa attività diplomatica, con negoziati in corso a Riad, dove però finora non si sono fatti vivi gli Houthi.
Ma ora ci sono gli elementi di una svolta. Al porto di Hodeida, in mano ai ribelli, se la tregua reggerà, è previsto l'arrivo di 18 petroliere che consegneranno carburante, mentre due voli al giorno in arrivo e in partenza sono consentiti dall'aeroporto della capitale Sana'a, anch'essa in mano agli Houthi, che hanno ottenuto questi due risultati da loro richiesti come precondizione per avviare negoziati.
«Il successo di questa iniziativa (la tregua) dipenderà dalle due parti in conflitto», ha detto Grundberg. «Spero anche che i gesti di buona volontà esibite pubblicamente da entrambe le parti si traduca in un raffreddamento a lungo termine della retorica bellicista e dei discorsi di odio».
Negli ultimi mesi, dello stallo delle operazioni militari sul terreno gli Houthi hanno approfittato per lanciare attacchi con droni sull'Arabia Saudita e il suo principale alleato, gli Emirati Arabi, soprattutto contro infrastrutture e impianti petroliferi. Attacchi ai quali la coalizione ha risposto con raid aerei.
«Questa volta sono ottimista. Questa tregua è diversa da tutte le altre», dice Asmaa, studentessa lavoratrice che vive a Hodeida. «Il fatto che arriva con il Ramadan ci dà molta fiducia. Questa guerra è iniziata quando io avevo solo 15 anni e ha trasformato i miei sogni in incubi. Ho sofferto in modo terribile», dice la ragazza.
La guerra è iniziata nel 2014 quando i ribelli sciiti presero il controllo di Sana'a, scatenando l'intervento della vicina Arabia Saudita e alleati nel marzo del 2015. Da allora si stima che siano morte oltre 110'000 persone, che ci siano 4,2 milioni sfollati interni e l'80% della popolazione di 30 milioni di abitanti dipendente completamente dagli aiuti umanitari.
UN Envoy Grundberg: “The 2-month truce came into effect at 7 p.m. tonight. I hope this truce will give Yemenis a chance to celebrate the holy month of #Ramadan in peace, safety and tranquility": https://t.co/xuosQQUQzC
— @OSE_Yemen (@OSE_Yemen) April 2, 2022
Full text of the agreement: https://t.co/bxktnsO6a9 pic.twitter.com/HNh2vwW5AU
, ha aggiunto Grundberg in una nota.