Il cancelliere si è sempre dichiarato estraneo a qualsiasi coinvolgimento
BERLINO - Oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlerà davanti alla Commissione d'inchiesta della città di Amburgo sullo scandalo delle presunte pratiche cum-ex della banca amburghese Warburg. È la seconda volta che Scholz comparirà per rispondere davanti alla Commissione. Il caso riguarda le irregolarità dell'istituto e i possibili favori da parte di politici amburghesi della SPD.
Nel 2016 le autorità della città avrebbero infatti rinunciato a recuperi fiscali dalla banca per un importo di ben 47 milioni di euro. La vicenda segue da anni il cancelliere Scholz, che ad Amburgo è stato sindaco dal 2011 al 2018.
Scholz si è sempre dichiarato estraneo a qualsiasi coinvolgimento e non è mai stato in alcun modo indagato. La settimana scorsa il cancelliere ha ribadito che non ci sarebbero mai state influenze politiche sulla vicenda, come avrebbero dimostrato oltre due anni di accertamenti.
Ma alcuni uomini del suo partito sono interessati dalle indagini, come l'ex politico Spd Johannes Kahrs, che lo scorso autunno sarebbe stato trovato in possesso di una borsa con oltre 200mila euro in contanti. Secondo diversi media, negli scorsi mesi la procura di Colonia (che indaga sul caso) avrebbe inoltre controllato la vecchia casella e-mail da sindaco di Scholz e quella di una sua stretta collaboratrice in cancelleria.
Diversi giornali tedeschi sono questa mattina molto critici con Scholz: la Bild titola in prima pagina "Cum-Ex: Ora si ricorda, signor Cancelliere?", mentre Handelsblatt scrive un lungo articolo intitolato "Cum-Ex - Il cancelliere e il più grande scandalo fiscale della Germania". Anche l'opposizione Cdu sta criticando Scholz sul caso Warburg da settimane, incluso il leader Friedrich Merz.