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Disposto anche l'aumento delle cure per i tossicodipendenti, ha dichiarato il primo ministro thailandese
BANGKOK - Dopo la strage avvenuta in un asilo nido nel nord del Paese, il primo ministro thailandese Prayut Chan-o-cha ha ordinato un inasprimento delle leggi che regolano il possesso di armi e ha annunciato una lotta più severa all'utilizzo delle droghe.
Il killer, un ex poliziotto, soffriva di tossicodipendenza, e ha utilizzato armi da fuoco e coltelli per compiere la strage nella quale hanno perso la vita 37 persone, di cui 24 bambini.
Il primo ministro ha ordinato alle autorità di aumentare i controlli sia tra i funzionari che nelle comunità, per tentare di diminuire la quantità di stupefacenti in circolazione. Ha inoltre disposto l'aumento delle cure per le persone tossicodipendenti. «Il primo ministro ha ordinato ai governatori provinciali di rafforzare i piani di prevenzione per affrontare i problemi nelle rispettive aree» ha dichiarato il portavoce del governo Anucha Burapachaisri, riportato dal Guardian.
Il tema della lotta alla droga è sempre d'attualità in Thailandia. Il partito d'opposizione Pheu Thai ha criticato l'attuale governo per non aver mai combattuto veramente il problema legato agli stupefacenti.
Per quanto riguarda le armi invece Prayut Chan-o-cha ha ordinato di revocare le licenze del porto d'armi a coloro che hanno creato disordini in passato, e di incrementare i controlli per arginare la vendita illegale di armi, riporta la Cnn.
L'autopsia ha indicato che l'autore della strage non aveva assunto droghe nelle ultime 72 ore prima dell'attacco, ma poco prima era comparso in tribunale per rispondere di reati legati agli stupefacenti, e vi avrebbe dovuto far ritorno anche il giorno successivo.
