L'ex europarlamentare non ha resistito alle forti pressioni dovute alle indagini, che coinvolgono anche la sua famiglia
BRUXELLES - Non un passo, ma un balzo in avanti. Con Antonio Panzeri, ex membro del parlamento europeo, che, a fronte dello stress causato dalle indagini e dai forti sospetti nutriti nei suoi confronti, ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia, l'inchiesta in corso nel quadro del Qatargate ha avuto un risvolto molto importante.
La novità è giunta nella serata di martedì. In un comunicato diramato dalla Procura federale di Bruxelles si legge che Panzeri ha firmato una lettera d'intenti in cui assicura che provvederà a fornire informazioni esaustive sul «modus operandi, gli accordi finanziari con i Paesi coinvolti; le strutture finanziarie allestite, i loro partecipanti e i benefici percepiti, il coinvolgimento di persone note e sconosciute alle indagini, tra cui l’identità delle persone che ammette di aver corrotto».
Diventando a tutti gli effetti collaboratore di giustizia, Antonio Panzeri eviterà di passare i prossimi dieci anni della sua vita in carcere. Resterà invece recluso - o indosserà un braccialetto elettronico - per poco più di anno.
Inoltre si impegna a pagare una multa di 80mila euro e tutti gli averi guadagnati illecitamente gli verranno confiscati. Va precisato che l'accordo siglato deve ancora essere convalidato dai giudici della Camera di Consiglio.
Ma come si è arrivati a questo punto?
In mattinata era emerso che tra gli atti depositati al Parlamento europeo figura una confessione dell'ex europarlamentare in cui ammette di aver versato tra i 120 e 140mila euro in contanti al collega Marc Tarabella. Collega che si professa innocente e che chiede anzi gli venga tolta l'immunità, in quanto, dice, non ha nulla da nascondere.
Sempre martedì Panzeri ha chiesto ai giudici di rinviare a febbraio l'udienza in cui si sarebbe proceduto al riesame del suo arresto.
Verso la revoca dell'immunità per Eva Kaili
«Ho ricevuto una richiesta dalla procura europea per la revoca dell'immunità a Eva Kaili e María Spyráki, la richiesta verrà ora inviata alla Commissione di giustizia per essere esaminata».
Così la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola annuncia l'inizio del provvedimento per la revoca dell'immunità a due eurodeputate greche imputate di cattiva gestione dei rimborsi.
La comunicazione arriva all'indomani dell'approvazione del nuovo regolamento sulle richieste di sospensione dell'immunità da parte dell'Aula di Strasburgo.
Arrestata anche la commercialista
La commercialista della famiglia Panzeri Monica Rossana Bellini è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Milano su esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dai magistrati belgi nell'inchiesta sul Qatargate, che aveva portato all'arresto tra gli altri dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri.
Bellini è accusata di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio, ed era già stata perquisita nelle scorse settimane dalla GdF, su richiesta sempre della magistratura di Bruxelles.
Bellini, che tra le varie cariche risulta far parte dei collegi sindacali di alcune aziende municipalizzate milanesi come Milanosport, è stata arrestata ieri e ora si trova nel carcere di San Vittore.
Sulla consegna della donna, a cui vengono mosse le stesse contestazioni degli altri arrestati nell'inchiesta belga, dovrà decidere la Corte d'appello di Milano. Nel mandato d'arresto europeo, a quanto si è saputo, non vengono indicati elementi specifici se non i reati contestati dai magistrati belgi.
(Ats ans)