L'Osservatorio siriano sui diritti umani stima che le vittime del terremoto siano quasi 53mila, tra Siria e Turchia
ANKARA - L'Onu stima che i danni del terremoto che ha colpito il 6 febbraio il sud est della Turchia e il nord della Siria superano i 100 miliardi di dollari. Lo ha detto Louisa Vinton del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo a giornalisti durante una visita a Gaziantep, tra le province turche colpite dal sisma.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto sapere ieri che in Turchia 46'104 persone hanno perso la vita a causa del terremoto mentre in Siria, secondo la Ong Osservatorio siriano sui diritti umani, i morti per il sisma sono stati 6'790 portando il bilancio complessivo tra i due Paesi a quasi 53mila vittime.
«Già è chiaro che i danni ammonteranno a oltre 100 miliardi di dollari» nella sola Turchia, ha sottolineato l'Onu. I costi per la ripresa «saranno in aggiunta», ha precisato Vinton.