Grazie alla mediazione del Cicr, il governo e i ribelli Houthi hanno raggiunto un'intesa.
SANAA - Il governo e i ribelli nello Yemen hanno rilasciato oggi un nuovo gruppo di detenuti, terza e ultima tranche di un importante scambio di prigionieri, nel mezzo di colloqui volti a porre fine a più di otto anni di guerra.
Un aereo con a bordo 42 membri delle forze governative è decollato oggi dalla capitale Sanaa, nelle mani degli insorti dal 2014, diretto a Marib, l'ultimo baluardo del potere nel nord del paese, ha detto all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) Jessica Moussan, responsabile dei rapporti con i media del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr). Allo stesso tempo, un aereo con a bordo 48 Houthi è partito da Marib verso Sanaa.
Secondo il Cicr, per oggi sono previsti altri tre voli tra queste due città, a completamento di un'operazione durata tre giorni. Tra i prigionieri liberati, anche quattro giornalisti che erano stati condannati a morte dagli Houthi.
In tutto, circa 900 prigionieri sarebbero stati rilasciati in base a un accordo raggiunto a marzo in Svizzera tra il governo, sostenuto da una coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita, e gli Houthi, vicini all'Iran. Questo scambio, il più grande dal rilascio di oltre 1000 prigionieri nell'ottobre 2020, si inserisce in un contesto di crescenti speranze di pace in questo conflitto che ha fatto precipitare il paese in una delle peggiori crisi umanitarie del mondo.
La scorsa settimana una delegazione saudita, accompagnata da mediatori dell'Oman, si è recata a Sanaa per colloqui volti a rilanciare la tregua e gettare le basi per un cessate il fuoco più duraturo. I colloqui sono stati "positivi" e sono attesi ulteriori discussioni dopo la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno musulmano, ha detto sabato il presidente del consiglio politico dei ribelli Houthi, Mahdi al-Mashat.