In Emilia Romagna continua a piovere. Questa mattina trovata la 14esima vittima, un signore di 84 anni
FAENZA - La situazione in Emilia Romagna è sempre più tragica. Il numero totale delle vittime è salito 14: durante la giornata di ieri sono state ritrovate altre cinque persone senza vita. L'ultimo ritrovamento risale a questa mattina, quando a Faenza, nei pressi della stazione, un signore di 84 anni è stato ritrovato esanime nel cortile di casa sua. La notizia è stata data in diretta televisiva da "Mattino 5" nel momento in cui si era collegato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Il Corriere della sera ha raccolto le testimonianze più agghiaccianti degli ultimi giorni. Si consideri per lucidità e verosimiglianza due episodi in particolare. Il primo racconta degli ultimi attimi di Giovanni Pavani, 75 anni, residente di Castel Bolognese, che si è rifiutato di lasciare il suo appartamento al pianterreno perché «ci era affezionato». Non sono bastate le parole della vicina di casa Marina Giacometti, collegatasi telefonicamente con lui dal primo piano del palazzo: «Mettiti in piedi sul tavolo, intanto chiamo i soccorsi. Dai che ce la facciamo...» gli aveva detto. Ma il signor Pavani non era intenzionato a partire: «Ho messo i sacchi di sabbia alle finestre, vedrai che basteranno. Non mi muovo di qui». Quella telefonata è durata a lungo, ma infine non c'è stato nulla da fare. «Ho freddo, vedo i mobili girare per casa», si era lamentato Pavani prima che il collegamento telefonico si interrompesse. È stato ritrovato la mattina dopo, a due metri sott'acqua.
Un altro tragico incidente è quello di Giovanni Sella, 89 anni, residente a Sant’Agata sul Santerno e da anni gravemente malato. Il signor Sella è stato barbiere per tutta la vita. Ha poi deciso di chiudere baracca e burattini per occuparsi del figlio malato di leucemia. Ma una volta a casa, senza attività lavorativa, si è ammalato anche lui. Costretto a letto, non è riuscito a salvarsi dall'acqua che man mano ha riempito il suo salone. Sua moglie, anche lei anziana, è riuscita a rifugiarsi al primo piano e a segnalare un elicottero dei soccorsi dalla finestra. Tratta in salvo ha prepagato perché tornassero a salvare anche suo marito. Ma per Giovanni non c'era più niente da fare. Il pianterreno era già completamente allagato.
Il bilancio delle vittime è in costante aumento. La speranza è che vada a finire come a Solarolo, dove in una macchina sprofondata nel fango è stato ritrovato un uomo in precedenza dato per morto. L'uomo ha potuto raccontare tutto al Corriere: «Ero andato in campagna per salvare i miei tre cani, due sono morti ma uno ce l’ha fatta».
Fondamentale è in queste ore l'azione di coloro che vengono chiamati "gli angeli del fango". Giovani volontari che da ore stanno spalando il fango dalle strade delle zone alluvionate, cantando “Romagna mia”.