L'uomo, secondo la ricostruzione degli investigatori, stava ristrutturando i locali per trasformarli in un bed&breakfast
MILANO - La Polizia ha sequestrato, su richiesta congiunta del procuratore della Repubblica e del questore di Milano, tre appartamenti e un capannone a Lainate (Milano) intestati a un prestanome ma riconducibili a un 49enne ritenuto elemento di spicco della sezione milanese della 'ndrangheta. L'uomo, secondo la ricostruzione degli investigatori, stava ristrutturando i locali per trasformarli in un bed&breakfast.
La questura ha spiegato che Il destinatario del sequestro è stato arrestato nel novembre 2022 dalla squadra mobile di Milano, sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare in cui veniva ritenuto figura di primo piano della 'ndrangheta. A carico del 49enne, già arrestato nel 2010 e condannato per omicidio, sono stati raccolti «indizi di appartenenza alla 'ndrangheta fin dal 2008».
La misura cautelare eseguita nel novembre 2022 ha riguardato oltre 50 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio, traffico di armi, estorsioni e altro. In ragione dei precedenti, spiega la questura in una comunicato, «ne deriva un giudizio di pericolosità sociale storica che, in relazione alla mancanza di redditi leciti, anche da parte dei familiari, consente l'applicazione della misura patrimoniale».