Il giovane era stato accolto della Casa della Carità di Lecco. È affogato ieri
MILANO - «Desolazione», «sconcerto» e «strazio» sono le parole usate dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini per la morte di Bubacarr Darboe, il 18enne arrivato dal Gambia in Italia con un barcone a Lampedusa, accolto nella struttura di Lecco della Casa della Carità e affogato ieri nel ramo Lecchese del lago di Como.
A Lecco il giovane era arrivato solo il giorno prima. Ora la Caritas Ambrosiana in accordo con il decanato di Lecco sta organizzando una raccolta fondi per finanziare il rimpatrio della salma in Gambia, dove vive la famiglia di Bubacarr, che era l'ultimo di sei fratelli.
Domenica prossima nella basilica di San Nicolò, vicino al luogo dove è affogato, il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milano invita a partecipare a un momento di preghiera durante la messa delle 10.
«Una storia così drammatica! Una accoglienza appena cominciata come promessa di una vita migliore! Una angoscia così profonda per chi invece era pronto a farsi carico di una promessa di futuro! Tutto si è inghiottito il lago! E viene la tentazione di pensare che le insidie del male divorino anche la speranza. Noi - ha osservato Delpini - desideriamo che lo strazio, la desolazione, lo sconcerto diventino preghiera perché ci sia un abbraccio paterno di Dio ad accogliere e consolare Bubacarr, e ci sia il dono del Consolatore per coloro che gli hanno voluto bene».