Secondo il portavoce governativo israeliano Eilon Levy, chi lo dice è mosso da un «odio verso Israele e verso il popolo ebraico»
TEL AVIV - Israele nega in modo categorico la fondatezza di un rapporto dell'Ohchr (l'Ufficio dell'Onu per i rifugiati) che menziona «accuse credibili di gravi violazioni dei diritti umani» a danno di donne e ragazze palestinesi detenute nelle sue carceri.
In un incontro con la stampa il portavoce governativo israeliano Eilon Levy ha detto che quel genere di accuse è «disgustoso» e ha anche messo in dubbio la attendibilità degli «esperti» su cui si basa quel rapporto.
Costoro - ha accusato - sono rimasti silenziosi di fronte agli abusi sessuali patiti dalle donne e dalle ragazze israeliane (da parte di Hamas, ndr) ed è evidente, ha aggiunto, «che essi sono mossi non da uno spirito di verità ma dal loro odio verso Israele e il popolo ebraico». Anche la delegazione di Israele alle Nazioni Unite si è scagliata contro quel rapporto definendolo «spregevole e basato su affermazioni infondate».