Le accuse rivolte a Roma sono di omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia.
CROTONE - Le famiglie di vittime del naufragio di Steccato di Cutro (Calabria, Italia) ed alcuni superstiti faranno una causa civile risarcitoria nei confronti del governo di Roma per omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia. Lo ha annunciato uno dei familiari nel corso di una conferenza stampa a Crotone (Calabria).
Il ricorso, ha spiegato l'avvocato Stefano Bertone, che insieme ai colleghi Marco Bova e Enrico Calabrese assiste una cinquantina di famiglie e alcuni superstiti, sarà presentato una volta conclusa l'inchiesta penale coordinata dalla Procura di Crotone e riguarderà la presidenza del Consiglio ed i ministeri degli interni e dell'economia.
Un anno fa, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023, al largo di Steccato di Cutro si verificò il naufragio del caicco Summer Love che provocò la morte di 94 persone, 35 delle quali minorenni. L'imbarcazione era partita dalla Turchia e, secondo le testimonianze, vi si trovavano almeno 180 profughi.
Il natante si arenò su una secca a poche decine di metri dalla costa. L'impatto con la secca espose l'imbarcazione già in difficoltà di navigazione alla violenza delle onde del mare tra forza 4 e forza 5, che rovesciarono e distrussero il natante.