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Le dimissioni arrivano dopo quelle del capo di Gabinetto del governo
BUENOS AIRES - Dopo la rinuncia ieri di Nicolás Posse, capo di gabinetto del presidente argentino Javier Milei, si è dimesso nelle ultime ore anche Silvestre Sívori, titolare della strategica Agenzia federale di intelligence (Afi).
Sívori, sottolineano oggi i media a Buenos Aires, è un avvocato con profonde conoscenze giuridiche e passate esperienze nel settore pubblico, considerato uomo di estrema fiducia di Posse, e per questo da lui designato alla guida dell'Afi.
La particolarità del rapporto era tale che nel governo del presidente Milei, il titolare dell'Afi rispondeva direttamente al capo di gabinetto, con cui all'inizio dell'anno si era recato a Washington per incontrare il capo della Cia William Burns.
Da segnalare inoltre che fra il 2016 e il 2019, quando fu al potere il centro-destra con il presidente Mauricio Macri, Sívori ricoprì l'incarico di direttore degli affari legali presso il ministero dei trasporti.
Per il quotidiano "Ambito Financiero" sia Posse sia Sívori «sono stati presi di mira da Milei dopo che sono circolate versioni secondo cui l'Afi aveva svolto indagini su funzionari dello stesso governo».
