Con una lettera presentata al parlamento, Dmitro Kuleba ha annunciato di volere lasciare l'esecutivo di Zelensky
KIEV - La notizia, che era cominciata a circolare nella tarda serata di ieri, ha trovato riscontro questa mattina: se ne va (o meglio vuole andarsene e sarà il plenum parlamentare ad assecondare o meno le sue volontà) il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba. Con una lettera presentata al parlamento - come ha confermato il capo della Camera Ruslan Stefanchuk - ha annunciato di volere lasciare l'esecutivo di Zelensky.
Non è l'unico: sono 6 i funzionari ucraini, tra cui anche altri ministri, che hanno presentato le dimissioni mentre un assistente presidenziale è invece stato silurato.
«Vi chiedo di accettare le mie dimissioni» scrive il ministro dimissionario nella lettera pubblicata anche da Ukrainska Pravda (il primo a farlo era stato su Facebook il presidente del parlamento).
«Come promesso, questa settimana è previsto un importante rimpasto di governo. Più del 50% del personale del governo sarà cambiato», ha scritto invece su Telegram il portavoce del presidente, David Arakhamia.
Diversi ministri ucraini avevano già presentato le loro dimissioni, tra cui il ministro delle Industrie strategiche, il ministro della Giustizia e il ministro della Protezione ambientale. Anche il capo del Fondo di proprietà statale ucraino, Vitaliy Koval, si è dimesso, così come i due vice premier Iryna Vereshchuk e Olga Stefanishyna. Il vice capo dell'ufficio di Zelensky e uno dei principali collaboratori del presidente, Rostyslav Shurma, è stato nel frattempo silurato, secondo un decreto presidenziale.
Zelensky ha ordinato diversi rimpasti dall'inizio della guerra, silurando il suo ministro della Difesa lo scorso settembre dopo una serie di scandali di corruzione e, più recentemente, sostituendo il suo comandante supremo in seguito alle battute d'arresto sul campo di battaglia.