L'esercito israeliano pianifica una «risposta significativa» all'attacco missilistico dell'Iran
TEL AVIV - Nella mattinata, nonostante sia Shabbat, si sono tenuti al ministero della Difesa a Tel Aviv colloqui con rappresentanti di Paesi alleati di Israele al fine di coordinare l'azione contro Teheran. Alle riunioni hanno preso parte alti funzionari dell'esercito. Ynet riferisce che l'Idf abbia detto che «non si può ignorare ciò che ha fatto l'Iran».
In precedenza, funzionari americani in una conversazione con il media israeliano hanno stimato che l'attacco israeliano all'Iran sia «imminente». Intanto sta arrivando in Israele il capo del Comando militare centrale Usa, generale Michael Kurilla.
Le operazioni a Gaza - Nel frattempo secondo fonti militari israeliane, l'esercito si sta preparando a espandere le operazioni di terra nella Striscia di Gaza in coincidenza con l'anniversario del 7 ottobre. Le evacuazioni indicate dall'esercito in mattinata a Nuseirat e Bureij, nella zona centrale di Gaza, sarebbero il segnale dell'ampliamento degli attacchi, sottolineano i media nazionali. Le zone evacuate si trovano subito a sud del corridoio Netzarim, dove l'esercito mantiene una presenza semipermanente.
Commando e unità d'élite Yahalom dell'esercito israeliano hanno demolito diversi tunnel di Hezbollah che venivano utilizzati per avvicinarsi al confine israeliano nel Libano meridionale, ha riferito l'Idf. I soldati hanno anche individuato e distrutto depositi sotterranei di armi, posti di osservazione e postazioni di lancio di razzi nei villaggi.
L'Idf sta conducendo raid mirati, basati sull'intelligence, contro infrastrutture terroristiche situate sia in superficie che in profondità, obiettivi situati in aree montuose, boscose e densamente edificate, dove sono stati piazzati esplosivi.
Una risposta «significativa» - Secondo i media israeliani, l'esercito è impegnato nella pianificazione di una risposta all'attacco missilistico dell'Iran contro il Paese e avverte che sarà «forte e significativa». L'attacco ha causato danni in Israele, comprese le basi aeree, sebbene l'Idf abbia affermato che non sono stati colpiti aerei o infrastrutture critiche.
Volo rimandato indietro - Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran e diretto in Libano o in Siria è tornato indietro nello spazio aereo iracheno nelle prime ore di questa mattina, come mostrano i dati tratti dai siti web di tracciamento dei voli. Lo riferisce Times of Israel, sottolineando che probabilmente il volo trasportava armi per Hezbollah e che l'esercito israeliano gli ha intimato di tornare indietro.
L'Idf ha affermato che il loro «blocco militare» nello spazio aereo e ai valichi di frontiera del Libano continuerà, probabilmente per molto tempo.
Come parte del blocco, volto a impedire che le armi iraniane venissero consegnate a Hezbollah, le Idf hanno colpito tutti i valichi di frontiera.