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RUSSIAPutin: «Sì a colloqui con Zelensky, se rieletto». Poi il pensiero a Berlusconi e all'Italia

19.12.24 - 12:40
Il presidente ha ribadito che, in caso di minaccia, la Russia ritiene di avere il diritto di usare armi nucleari. L'omaggio al Cavaliere.
Afp
Fonte Tass /Ria Novosti
Putin: «Sì a colloqui con Zelensky, se rieletto». Poi il pensiero a Berlusconi e all'Italia
Il presidente ha ribadito che, in caso di minaccia, la Russia ritiene di avere il diritto di usare armi nucleari. L'omaggio al Cavaliere.

MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato un guanto di sfida all'Occidente nel corso della conferenza stampa-fiume annuale. La proposta è quella di un «duello hi-tech in stile 21esimo secolo» tra l'Occidente, gli Stati Uniti e i loro esperti con la Russia e il suo ultimo ritrovato: il sistema missilistico ipersonico Oreshnik.

«Lasciate che scelgano un obiettivo, diciamo, a Kiev, e ammassino lì i loro sistemi di difesa aerea e missilistica, mentre noi lanceremo un missile Oreshnik contro l'obiettivo. Vedremo cosa succede. Siamo pronti per un simile esperimento», ha dichiarato Putin nel corso del suo lungo intervento, secondo quanto è stato ripreso dai media russi e internazionali.

Il primo test con un Oreshnik è stato compiuto lo scorso 21 novembre a Dnipro. In quell'occasione il Cremlino parlò di una risposta all'uso dei missili statunitense Atacms contro il territorio russo.

La risposta nucleare - Un altro argomento sollevato da Putin è stato quello del cambiamento di paradigma nella dottrina nucleare. Rispondendo a una domanda di un giornalista, se «il messaggio è stato ricevuto dall'Occidente», il presidente russo ha risposto: «Non lo so, dovreste chiedere a loro». Putin ha sottolineato: «Parliamo delle minacce militari emergenti», in particolare nuovi sistemi antimissile. Se alcuni Paesi rappresentano una minaccia, la Russia ritiene di avere il diritto di usare armi nucleari contro di loro.

Guerra in Ucraina, si negozia? - Sempre nel corso della conferenza stampa Putin ha affermato che la Russia è pronta a negoziare con l'Ucraina. «La politica è l'arte del compromesso» e sarebbe l'Ucraina, sostiene l'inquilino del Cremlino, a essersi sempre rifiutata di avviare dei colloqui. Ora è giunto il momento di trattare, specialmente per Kiev. «Non credo che ce ne siano più», ha dichiarato riferendosi ai soldati ucraini.

«Con Zelenskyj solo se rieletto» - E circa l’interlocutore ucraino, la Russia parlerà anche con Vladimir Zelenskyj se necessario, ma ha sottolineato Putin solo «se andrà alle urne e otterrà legittimità». Aggiungendo che «se l’Ucraina vuole davvero seguire la strada di una soluzione pacifica, può farlo». Spiegando che «se il leader ucraino è illegittimo allora lo è tutta la struttura di potere» e concludendo di voler «firmare con coloro che sono legittimi».

Il mandato di Zelenskyj è infatti scaduto a maggio ma lo stato di guerra e legge marziale non hanno fino a ora consentito nuove elezioni presidenziali.

«Prenderei un tè con Berlusconi, Kohl e Chirac» - Infine un riferimento al passato. Silvio Berlusconi sarebbe uno dei politici del passato con cui Vladimir Putin si siederebbe a prendere un tè. Lo ha detto il presidente russo, citando tra i suoi preferiti anche l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e l'ex presidente francese Jacques Chirac.

«Simpatia per l’Italia» - Leader «dai quali ho imparato molto», ha detto il capo del Cremlino, sottolineando che in particolare l'ex premier Berlusconi «ha fatto tanto per rafforzare rapporti tra Italia e Russia». E del Belpaese, «nonostante quanto sta accadendo», il leader russo ha detto: «Percepiamo nella società italiana una certa simpatia per la Russia, così come noi l'abbiamo per l'Italia».

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