«Ha agito secondo le linee guida sul coronavirus» affermano dall'ufficio del primo ministro. I laburisti non ci stanno
LONDRA - L'ufficio del primo ministro Boris Johnson difende in una nota il suo braccio destro, Dominic Cummings, che a fine marzo aveva lasciato Londra nonostante avesse i sintomi da Covid-19 e si trovasse in isolamento.
«Ha agito secondo le linee guida sul coronavirus» decise dal governo per arginare la pandemia, si legge nella nota. «Il signor Cummings ritiene di aver agito legalmente e responsabilmente», aggiunge Downing Street, smentendo che lui o la sua famiglia abbiano «mai parlato di questo con la polizia come è stato riportato».
Cummings, 48 anni, aveva lasciato la sua casa di Londra per recarsi dai genitori a Durham, nel nordest dell'Inghilterra, hanno rivelato ieri sera il Guardian e il Daily Mirror, aggiungendo che gli agenti lo avrebbero ascoltato in merito il 27 marzo, giorno in cui Johnson era risultato positivo.
«Visto che la moglie era stata infettata da sospetto coronavirus e l'alta probabilità che lo fosse anche lui, era essenziale per Dominic Cummings assicurarsi che il suo bambino potesse essere adeguatamente accudito», spiega la nota dell'ufficio del premier. «Sua sorella e le sue nipoti si sono offerte di aiutare e così lui si è trasferito in una casa vicina ma separata da quella della sua famiglia nel caso il loro aiuto si fosse reso necessario», aggiunge precisando che «sua sorella faceva la spesa per la famiglia lasciandola fuori dalla porta».
I laburisti non ci stanno - La difesa di Cummings è rispedita al mittente dal Partito laburista. «Le regole del lockdown erano molto chiare - scrive il Labour in una nota -: se tu o qualcuno nella tua famiglia si sospetta possa avere il Covid-19, è necessario auto-isolarsi immediatamente e non uscire di casa. Tuttavia il consigliere principale del Primo Ministro sembra credere che ci sia una regola per lui e un'altra per il popolo britannico. Ciò causerà una comprensibile rabbia per le milioni di persone che hanno sacrificato così tanto durante questa crisi».
Il Labour aggiunge che la dichiarazione del governo «solleva più domande che risposte. Non è ancora chiaro chi fosse a conoscenza di questa decisione e quando, se questa è stata sanzionata dal Primo Ministro e se il governo ora sta mettendo in dubbio la validità delle dichiarazioni della polizia di Durham».