Dal colloquio telefonico sono emerse le versioni divergenti dei due Paesi sulla situazione ucraina
MOSCA - Gli Stati Uniti e l'Ue hanno «ignorato» le richieste della Russia sulla sicurezza. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov al segretario di stato americano Antony Blinken in un colloquio telefonico. Lo riferisce il ministero di Mosca in una nota.
Per Lavrov le affermazioni di Washington che Mosca vuole invadere l'Ucraina sono delle «provocazioni» e un modo di fare «propaganda» anti-russa.
Una visione completamente opposta arriva invece dagli Stati Uniti: la Russia, a loro avviso, starebbe lavorando alla messa in scena di un attacco la cui responsabilità ricadrebbe sull'Ucraina come giustificazione per invadere il paese. È quanto emerge dalle nuove informazioni di intelligence raccolte dagli Stati Uniti e discusse giovedì sera nella Situation Room alla presenza del presidente Joe Biden. Lo riporta il Washington Post sottolineando che la ricerca di un pretesto per attaccare da parte di Mosca - una cosiddetta operazione false flag - è il motivo che ha spinto la Casa Bianca a chiedere agli americani in Ucraina di lasciare il paese in «24-48 ore».
Secondo gli analisti, un'invasione russa dell'Ucraina potrebbe portare fino a 50.000 fra morti e feriti civili e tradursi nella caduta del governo di Kiev in pochi giorni.
La strada diplomatica resta aperta - La strada diplomatica «resta aperta» ma serve una «de-escalation». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al ministro degli esteri russo Serghei Lavrov.
Blinken ha ribadito che se Mosca dovesse scegliere la strada di un'aggressione e invadere l'Ucraina, questo si tradurrebbe in una risposta transatlantica risoluta, massiccia e unita, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price riferendo del colloquio fra i due leader.
Frattanto, stando al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, gli avvertimenti degli Stati Uniti su una possibile invasione russa dell'Ucraina «causano il panico».