Quando era premier, Boris Johnson si è lasciato andare contro il suo omologo francese
LONDRA - Boris Johnson quando era primo ministro del Regno Unito fu protagonista, mentre parlava coi suoi collaboratori, di un violento sfogo nei confronti del presidente francese Emmanuel Macron: gli avrebbe dato del «leccapiedi di Putin» per le sue velenose critiche agli intoppi iniziali dei meccanismi di accoglienza britannica dei rifugiati ucraini.
Lo afferma in un podcast Guto Harri, ex braccio destro di BoJo per i rapporti coi media, che sta svelando episodi imbarazzanti per l'esuberante Johnson, inclusa una rampogna - in quel caso fatta di persona e non davanti ad altri - nei confronti di Carlo III, avvenuta quando il re era ancora principe di Galles.
Nello sfogo anti-francese, risalente all'inizio di marzo dell'anno scorso quindi alle prime fasi della guerra in Ucraina, l'allora premier Tory avrebbe pronunciato una serie di improperi contro Macron e definito «nauseante» la visita del leader dell'Eliseo a Mosca prima del conflitto per cercare una mediazione col presidente russo Vladimir Putin.
Harri descrive poi la stretta sintonia che si era creata fin dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina fra Boris Johnson e il presidente Volodymyr Zelensky: "I due avevano un legame straordinario".