Chi la usa vedrà il tasso di interesse sul credito al consumo passare dal 12 al 14%.
VAUD - Pagare con la carta di credito è semplice e veloce. Dal prossimo maggio, però, i consumatori devono attendersi dei rincari. Il tasso di interesse sul credito al consumo è destinato infatti a salire dal 12 al 14%, «a partire dal prossimo 11 maggio 2024», ha scritto Viseca. Insomma, il più grande emittente di carte di credito del Paese, con oltre 4 milioni di carte emesse e un volume d'acquisti che supera i 23 miliardi nel 2022, con un messaggio indirizzato a migliaia di svizzeri ha avvertito che i pagamenti tardivi o parziali diventeranno più cari. L'ennessimo aumento con cui le famiglie dovranno confrontarsi quest'anno.
L'aumento annunciato porta con sé delle preoccupazioni, soprattutto perché le carte di credito rappresentano un rischio per l'equilibrio del bilancio familiare. «Abbiamo un quadro giuridico troppo permissivo per la concessione del credito e il recente aumento del tasso di interesse è ancor più preoccupante in un contesto inflazionistico», ha dichiarato Bastienne Joerchel a 24heures.ch, direttrice del Centre social protestant (CSP) di Vaud, ente coinvolto nella creazione del programma «Parlons Cash» utile per combattere il sovraindebitamento voluto dal Cantone di Vaud.
Stando alle loro statistiche, la carta di credito rappresenta solo il quinto tipo di debito più comune. Prima ci sono gli arretrati fiscali, di assicurazione sanitaria e di credito in contanti.
Nonostante però non siano la causa principale del sovraindebitamento, spesso vengono utilizzate a garanzia di un finanziamento e a caro prezzo. Utilizzate per cercare di tirare avanti e dilazionare i pagamenti, può portare a spese maggiorate, oltre che a un accumulo di debiti, difficili poi da sostenere nel tempo.
Cosa fare allora per affrontare al meglio l'incremento dei tassi di interesse? Limitare le spese ed evitare di pagare parzialmente le fatture delle carte di credito. E se la situazione dovesse farsi complicata, non aspettate di farvi sommergere dai debiti, ma chiedete aiuto.
L'aumento del 14% degli interessi sulle carte di credito è in linea con quanto fissato dalla Confederazione - scrive 24heures.ch. Era il 2016 quando Simonetta Sommaruga, all'epoca presidente della Confederazione, decise di abbassare le aliquote dal 15 (fissato nel 2003 al 10%, e al 12% per le carte di credito) per stabilire «un equilibrio tra la prevenzione all'indebitamento e gli interessi degli istituti di credito». Da allora, il tasso di riferimento per il credito al consumo viene calcolato e rivisto ogni anno, secondo una formula che si basa sull'ipoteca Saron, dal Dipartimento federale di giustizia e polizia. I tassi attuali sono entrati ufficialmente in vigore lo scorso 1° gennaio.