Presenta oggi un'offerta di riacquisto volontario
ZURIGO - UBS vuole scrivere la parola fine sulla grave disavventura di Credit Suisse con la fallita Greensill Capital. Presenta oggi un'offerta di riacquisto volontario agli investitori sui Credit Suisse Supply Chain Finance Funds, fondi legati alla società finanziaria britannica.
La proposta prevede il rimborso ai titolari di una quota del 90% del valore patrimoniale netto di tali fondi al 25 febbraio 2021, al netto di eventuali rimborsi già effettuati, si legge in un comunicato.
Poco più di un anno fa, la ex banca numero due della Svizzera, che nel frattempo è stata rilevata da UBS, aveva annunciato un settimo pagamento agli investitori del fondo Greensill, portando il rimborso totale a 7 miliardi di dollari (6,3 miliardi di franchi al cambio attuale). All'epoca, Credit Suisse aveva sostenuto di aver recuperato 7,4 miliardi di dollari dei 10 miliardi di dollari di fondi in gestione al momento della loro sospensione.
La transazione non dovrebbe avere un impatto significativo sui risultati di UBS, in particolare grazie agli accantonamenti effettuati dall'istituto di credito al momento dell'acquisizione di Credit Suisse nella primavera del 2023. Per l'operazione UBS prevede un accantonamento supplementare di 0,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre.
L'offerta di UBS inizia oggi e vale fino al 31 luglio. La banca vuole dimostrare ai propri clienti la serietà con cui affronta le questioni legate all'eredità lasciata da Credit Suisse: secondo il numero uno bancario elvetico, l'offerta è volta a dare sicurezza agli investitori dei fondi, che possono ricevere "un elevato livello" di compensazione finanziaria. L'operazione dovrebbe anche consentire di eliminare un ostacolo a nuovi investimenti o transazioni.