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«Il sogno del viaggio? È anche un sogno interiore»

BELLINZONA«Il sogno del viaggio? È anche un sogno interiore»

05.12.23 - 06:30
Come lo è la musica di Alessandro Martire, in concerto venerdì 15 dicembre al Teatro Sociale di Bellinzona
Davide Giordano
«Il sogno del viaggio? È anche un sogno interiore»
Come lo è la musica di Alessandro Martire, in concerto venerdì 15 dicembre al Teatro Sociale di Bellinzona

BELLINZONA - Arriva al Teatro Sociale di Bellinzona il tour mondiale di "Wind of Gea", l'ultimo progetto musicale di Alessandro Martire. La tappa ticinese è in programma venerdì 15 dicembre alle ore 20.45.

Il pianista comasco, esponente di spicco della Neoclassica, è passato a trovarci in redazione e ci ha raccontato cosa si attende dal concerto nella splendida cornice del teatro della capitale. «Il Canton Ticino rappresenta ovviamente un luogo vicino casa, per ragioni puramente geografiche. È quasi come un concerto a casa, con tante persone che conosco, che mi hanno visto crescere oppure che hanno già avuto modo di assistere alle mie esibizioni nelle aree limitrofe». Parliamo della vetta del monte Bisbino, al confine tra il Comasco e il Ticino, ma anche Saint Moritz e l'iconico concerto su una piattaforma galleggiante sul lago di Como.

Al Teatro Sociale non ci sarà Waves, il pianoforte protagonista di quell'esibizione e nato dalla fantasia di Martire. «È nato cinque anni fa contestualmente al progetto Floating Concert, che dopo il Lario è stato esportato a Venezia. Ha un duplice significato: trasmette un suono che è in linea con la musica che faccio, per immagini o per film; d'altro canto, è in grado di catturare l'attenzione senza che il pubblico ascolti una singola nota».

Martire, grazie alla sua musica, sta girando il mondo e riesce a visitare luoghi incredibili, che talvolta diventa location dei suoi concerti. «Come il Faro de la Mola a Formentera, che è un posto che mi ha dato tanto. Oppure le cave di marmo a Carrara». Ma ci sono anche il deserto in Arabia Saudita, il Kazakistan e così via. Il concept di questi concerti? «Un viaggio, che fonde insieme l'artista e il luogo». Ma il legame più stretto è quello che si è sviluppato con il contesto montano, nei mesi invernali.«È in sinergia con la mia musica».

Il legame tra le creazioni del 31enne e la natura è strettissimo ed è una caratteristica di "Wind of Gea". «È un richiamo alla terra, nella sua origine. Ho cercato di collegarmi all'ispirazione venuta dai luoghi del mondo, ma con un percorso interiore. Un dialogo con me stesso». Un disco, quello pubblicato nel 2022, «molto intimo e minimale, che incarna il sogno del viaggio e che è anche un sogno interiore».

Nel nuovo anno Martire volerà in Australia e negli Stati Uniti. Ma a Bellinzona, assicura, ci tiene particolarmente. «È una tappa molto importante e bella. È un teatro veramente pazzesco, mi è piaciuto subito appena l'ho visto. È come una culla ed è veramente un onore portarci la mia musica».

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