Due singoli, "That's Fine" e "I Know What You Are", che testimoniano il percorso di crescita artistica e personale di Bennyvi
LUGANO - A ottobre c'è stato "That's Fine", a novembre è stata la volta di "I Know What You Are". Sono gli ultimi due singoli che Bennyvi, giovane e talentuosa artista ticinese, ha pubblicato sotto l'egida dell'etichetta indipendente Delma Jag Records.
«Sono davvero contenta di potermi esibire e di far sentire la mia musica quante più persone possibili, in Svizzera e oltre». Il riferimento, oltre ai due brani pubblicati, va al concerto del 4 ottobre all'XTRA Music Cafè di Zurigo, nell'ambito del format Delma Jag Session, che prevede scambi artistici tra Svizzera tedesca, Italia e Ticino. «Mi sono divertita tantissimo» in occasione dello show zurighese, ci spiega. «Certo, ero un po' agitata, come è normale che sia. Perché se una cosa ti piace tanto e ci metti l'anima sei sempre un po' teso. Però è andata molto bene ed è qualcosa che vorrei fare sempre». Il pubblico di Zurigo è stato fantastico e ha accolto la proposta venuta dal Ticino «molto calorosamente».
Iniziamo da "That's Fine", brano dalle sonorità pop decisamente contemporanee. «Il testo è nato di getto, da un evento accaduto il giorno stesso. È stata l'esigenza di rispondere a una provocazione». Anche "I Know What You Are", nella sua incisività, «è tratta da una storia vera»: l'analogia tra una persona e il film "Twilight" (del quale Bennyvi è una grande fan). Somiglianza inizialmente straniante, ma che poi è diventata familiare alla cantautrice. «Ho iniziato a chiamarlo "vampiro", anche perché sembra proprio Edward Cullen (il protagonista, interpretato da Robert Pattinson). Ci è venuta quindi l'idea di scriverci una canzone». La vera novità sta nella parte musicale: «È un sound un po' diverso dai precedenti, ma rispecchia bene la mia attuale dimensione artistica».
A chi s'ispira Bennyvi? In primo luogo alle star della scena globale: «Taylor Swift prima di tutto, poi Sabrina Carpenter e Dua Lipa». Ma, grazie agli ascolti consigliati dai genitori, tra le fonti della musica della giovane artista troviamo colossi come Beatles, Queen, Fabrizio De Andrè e altre leggende del cantautorato italiano. «Cerco di unire quanto più possibile queste due influenze».
Questi singoli, insieme ad altri brani, confluiranno presto in un Ep. «Siamo ancora in fase di lavorazione. Ma non vedo l'ora, davvero. Ci saranno un sacco di novità e di sorprese». Sarà un modo anche per testare un percorso di crescita che è, al contempo, artistico e personale. «Non posso scindere la persona dall'artista. Faccio musica con fedeltà rispetto a ciò che sono: le canzoni mi aiutano a evolvere e la musica migliora grazie alla mia crescita».