Nathalie Tami Gianola Membro di Direzione Partito socialista
La scuola è uno dei pilastri fondanti di ogni società: luogo di cultura per eccellenza, garante dell’istruzione di tutti i membri di una società. Ma non solo. Le finalità della scuola pubblica si spingono ben aldilà, come specificato dalla legge sulla scuola, che richiede “sviluppo armonico di persone in grado di assumere ruoli attivi e responsabili in società e di realizzare sempre più le istanze di giustizia e di libertà”.
Alla Scuola è richiesto di formare futuri cittadini. Questo perché è un luogo di incontro, condivisione, confronto, crescita, senza uguali; una vera e propria palestra di vita. Si chiede pertanto alla scuola, in collaborazione con le famiglie, di dotare tutti i bambini, cittadini di domani, degli strumenti utili per vivere e convivere all’interno di una società.
Al fine di raggiungere tali lodevoli obiettivi, a livello federale, cantonale, comunale, la scuola si articola su modalità diverse, andando aldilà dei banchi, dell’aula, anche del docente: giornate speciali volte a scoprire il territorio, momenti di sensibilizzazione legate a tematiche diverse, dal rispetto per l’ambiente all’importanza della salute; o ancora tematiche sociali, trattate in collaborazione con agenti esterni. Si arriva a vivere l’esperienza di stare cinque giorni lontani da casa, come durante la settimana bianca e quella verde. Momenti indimenticabili, esperienze uniche per chi le vive, ricordi indelebili nella vita di ognuno, che vanno aldilà dell’imparare a sciare, pur essendo anche questa un’abilità importante, visto il nostro contesto cantonale. Tempo prezioso durante il quale l’opportunità di formazione è ineguagliabile, sia sul piano delle conoscenze sia su quello delle competenze. Anche la relazione docente-bambino ne esce arricchita, benefici che vanno a riflettersi sul rapporto in classe e sulla didattica.
Aggiungo fieramente che la Scuola va aldilà dell’orario abituale, offrendo doposcuola di diversa natura, che spaziano dal recupero scolastico all’attività culturale/sportiva. Momenti assolutamente fondamentali per alcuni allievi, per tante famiglie che non possono attendere i figli a casa e prendersi cura di loro come vorrebbero, perché attivi professionalmente ad esempio.
Ecco la Scuola, nello specifico quella comunale di Bellinzona, della quale vado fiera edove ogni giorno mia figlia, assieme ad altri bambini, cresce arricchendo il suo bagaglio di conoscenze e competenze. Non posso quindi condividere la volontà del Municipio di Bellinzona di effettuare tagli che toccano la settimana bianca in particolare, l’offerta dei doposcuola in maniera minore.
No! Da socialista, mamma, docente, cittadina. Son convinta che la scuola non possa essere oggetto di tagli, di nessun genere. Mai.
Al contrario, ogni investimento deve essere motivo di orgoglio, come lo sono le varie misure portate avanti dal Dicastero Scuole e Cultura di Bellinzona possibili grazie ai 1,2 milioni stanziati dopo l’aggregazione: la diminuzione del numero di allievi per classe, il potenziamento dei docenti d’appoggio, i miglioramenti legati alle biblioteche scolastiche, alle mense, l’introduzione della figura del docente di integrazione interculturale, … .
Questa è la strada giusta. Il potenziamento. E allora perché non assumere una figura che si occupi di organizzare i doposcuola a livello comunale?
In questo anno di emergenza sanitaria la Scuola, seppur a distanza, si è superata occupandosi anche dell’accudimento dei bambini a casa loro Tutti si sono resi conto dell’importanza dell’istituzione scolastica, in primis della figura del docente. Per mettere in risalto il prestigio dell’istituzione scuola si propongono tagli?
No grazie. Non è fattibile, possibile, condivisibile.
La Scuola non si tocca. Essa deve poter svolgere il suo compito: non solo dispensare sapere , ma anche senso del dovere, della giustizia, della solidarietà.
Il 21 dicembre il consiglio comunale avrà l’ultima parola: guarderò da vicino ogni singolo voto. Si alla scuola, no al taglio dei doposcuola e delle settimane bianche.