Kevin Pagnoncini, membro giovani UDC Ticino
Il 13 giugno prossimo i cittadini svizzeri sono chiamati a votare sulla revisione della Legge sul CO2. Legge molto discussa e politicizzata dalla sinistra per una questione d’immagine non avendo altri argomenti. È necessario fare chiarezza su alcuni aspetti che si andranno a votare a giugno. Prima di tutto bisogna ricordare che questa legge non va a influire sul clima, ma porta degli svantaggi netti alla Svizzera, come una serie di divieti, tasse e imposte supplementari per persone e imprese, più precisamente alle PMI e non alle più potenti. Questa legge discriminerà sicuramente anche i cittadini residenti in luoghi rurali e che possono spostarsi quasi solo esclusivamente in automobile o comunque con mezzi privati. Di conseguenza, solo i ricchi potranno viaggiare con la propria automobile in futuro.
Anche questa volta l’UDC si trova da solo a chiedere al popolo di riflettere su questa revisione, soprattutto a chi veramente ha il bisogno di spostarsi con la propria automobile. Le nuove tasse comporterebbero costi aggiuntivi fino a 1'000 franchi all’anno per una famiglia. Per quanto riguarda l’aspetto delle piccole medie imprese, anche loro saranno penalizzate con questa nuova legge e riscontrando tuttora gravi problemi post pandemia, questa sarebbe la mazzata finale per questo settore che è quello che porta il maggior contributo al PIL elvetico. Secondo gli esperti, questo aumento dei costi, causato da questa revisione, indebolirà significativamente la produzione in Svizzera, rischiando un’esportazione dei posti di lavoro in altri paesi, indebolendo quindi tutta la nazione. Un altro punto critico sarà sicuramente il prezzo dei beni alimentari, siccome il trasporto e la produzione di tali bene saranno molto alti, limitando e diminuendo il potere d’acquisto dei cittadini svizzeri nella propria patria. Oltre al cibo che rimane un bene primario, anche beni importanti come l’elettronica, la meccanica e la sanità (pensiamo ai trasporti di mascherine dell’anno scorso) saranno un problema a livello di costo.
L’ultimo punto fondamentale su cui concentrarsi è la salute, per cui ci sarebbero problemi con il prezzo di medicinali e oggetti o macchinari importanti per alcune malattie e le persone
dovrebbero spendere molto per delle necessità vitali (pensiamo anche a una persona disabile). Le assicurazioni malattia sicuramente non vorranno coprire quel salto di prezzo. Sono tutti esempi specifici che mostrano come una legge che sembra una banalità, in realtà si porti degli strascichi non da nulla.
L’UDC chiede quindi al popolo svizzero di riflettere seriamente su questa nuova legge sul CO2 che può nascere, perché andrà a creare più danni che risultati ambientali.