Carlo Regondi, presidente PLR Molino Nuovo
Il Natale sta arrivando, si sono accesi gli alberi nelle nostre piazze e le mille decorazioni di luci per le vie. I bar e ristoranti si riempiranno per consumare numerosi aperitivi e cene per le feste. L'immagine che percepiamo sembra festosa, illuminata da un calore e benessere che riguarda tutti.
Guardando meglio, ahimè, nella realtà vi sono molte ombre. Le nostre città, la nostra società, come una cipolla sono fatte a strati e quello che vediamo, o vogliamo vedere, è solo quello esteriore. Anche da noi, purtroppo, dove siamo abituati a vivere con un discreto livello di benessere economico e sociale, cominciano a manifestarsi tantissime situazioni di disagio sociale, che coinvolgono soprattutto i nostri ragazzi. Complici i social che veicolano messaggi poco edificanti, famiglie sempre più in affanno che delegano ad altri l'educazione dei propri figli e difficili situazioni di integrazione, sono sempre più numerosi gli episodi di violenza, di mancanza di rispetto della cosa pubblica e di degrado.
E tutto questo avviene alla luce del sole, in ogni quartiere. Non si parla più di casi isolati o zone da sempre "più a rischio". Stiamo poco a poco perdendo il controllo della situazione, tollerando e permettendo un bullismo sempre più diffuso. A pari passo sta crescendo anche l'allarme droga (basta vedere il servizio di settimana scorsa del Quotidiano), l'abuso di alcool e di sostanze pericolose tra i giovani.
La colpa non è delle nostre forze dell'ordine, presenti nel limite del possibile, ma di un sistema che non si è evoluto di pari passo con la società. Oggi si nota un vuoto legislativo che impedisce un maggiore intervento della forza pubblica a tutela dei cittadini. Così come mancano delle figure di educatori sociali sul territorio, che possano realmente interagire con i nostri ragazzi e prevenire certi comportamenti. Persone che abbiano la capacità e competenza di capire e ascoltare questi giovani che si stanno perdendo per strada e di condurli verso la giusta direzione.
Su certi temi è arrivato anche il momento della tolleranza zero, di pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti. Le stesse regole e valori che hanno permesso di costruire la società dove viviamo oggi e che vanno completamente condivise ed insegnate. Ricordiamoci che i ragazzi di oggi saranno gli adulti di domani. Inutile progettare le città del futuro se poi non siamo capaci di formare le persone, tutte, che questo futuro lo vivranno e plasmeranno.
Carlo Regondi
Presidente PLR Molino Nuovo