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Giovanna PedroniEliminare i cerotti: verso un sistema sanitario resiliente e sostenibile

27.05.24 - 19:33
Giovanna Pedroni
Fonte Giovanna Pedroni
Eliminare i cerotti: verso un sistema sanitario resiliente e sostenibile

GAMBAROGNO - L'aumento costante dei premi della cassa malati sta diventando un peso insostenibile per i cittadini svizzeri: al giorno d'oggi, una famiglia di quattro può trovarsi a sborsare 15.000 franchi all'anno solamente per l’assicurazione malattia, un onere che si aggiunge all'aumento dei costi dell'elettricità e degli affitti. Questo incessante aumento dei premi non solo mette a dura prova i bilanci familiari, ma riflette anche un sistema sanitario afflitto da inefficienze e sprechi. Altresì, la rapida evoluzione della piramide demografica svizzera, con un crescente numero di anziani rispetto alla popolazione generale, pone una sfida significativa al sistema pensionistico e sanitario del paese nei prossimi anni. L'iniziativa del Centro “Per un freno ai costi” costringerebbe tutti gli attori del sistema sanitario a concordare in maniera responsabile misure concrete, alcune delle quali verranno illustrate in questo articolo, per ridurre i costi. Lo scopo non è quindi quello di mettere i cerotti al sistema sanitario attuale, bensì di risolvere il problema alla base: l’aumento dei costi.

Attualmente, a livello svizzero non esiste ancora una cartella elettronica dei pazienti. Questo avanzato strumento consentirebbe una gestione più efficiente delle informazioni mediche dei pazienti, ridurrebbe drasticamente la duplicazione degli esami diagnostici – che attualmente si verificano sovente – e migliorerebbe la qualità delle cure e la sicurezza del paziente. Recenti studi condotti in diverse nazioni hanno dimostrato che l'implementazione di cartelle cliniche digitali porta a risparmi significativi in termini di tempo, risorse e costi nel settore sanitario. A livello svizzero, uno studio del politecnico di Zurigo ha mostrato che porterebbe a una riduzione dei costi di 4 miliardi.

Anche la situazione attuale del consumo e dei costi dei farmaci in Svizzera presenta gravi criticità che richiedono un intervento immediato. Secondo i dati dell'OECD, la vendita di farmaci pro capite nel paese è aumentata del 40% negli ultimi dieci anni, e supera del 30% la media europea. I costi associati sono nettamente superiori alla media continentale, con alcuni farmaci che costano il 390% in più. Per affrontare questo problema è necessario introdurre misure mirate per ridurre il consumo eccessivo di farmaci e promuovere la vendita singola di determinati prodotti, al fine di ridurre gli sprechi e contenere i costi per il sistema sanitario.

Inoltre, una riconsiderazione del modo in cui affrontiamo la salute pubblica potrebbe essere la chiave per garantire un sistema sanitario più sostenibile e orientato al futuro. La Svizzera figura tra gli Stati in cui si investe meno in prevenzione, insieme alla Grecia (attorno all’1% della spesa sanitaria annuale). A paragone, Italia e Regno Unito sono invece gli Stati in cui viene speso di più per la prevenzione (tra il 4% e il 6%). Altresì, i fondi stanziati dal Fondo Nazionale Svizzero (SNF) per la ricerca sulla prevenzione sono inferiori all’1% rispetto al totale dei fondi destinata alla medicina, ovvero una percentuale irrisoria. Investire maggiormente nella prevenzione delle malattie anziché concentrarsi quasi esclusivamente sulla cura potrebbe portare a benefici significativi a lungo termine, riducendo quindi i costi del sistema sanitario.

Investire nel futuro della salute pubblica richiede più di semplici correzioni a breve termine. È tempo di abbandonare l'approccio dei continui cerotti al sistema sanitario – obiettivo dell’altra iniziativa in voto “Per premi meno onerosi” – inefficace e dannoso nel lungo periodo. Piuttosto, è fondamentale adottare una visione più lungimirante che miri a ridurre i costi strutturali del sistema e ad aumentare l'efficienza delle risorse impiegate. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile per la sanità svizzera.

Concludendo, l'iniziativa del Centro “Per un freno ai costi”, in votazione il prossimo 9 giugno, si presenta come una cruciale opportunità per riformare e migliorare il sistema sanitario svizzero in un contesto socioeconomico sempre più complesso. La sua accettazione non solo garantirebbe una maggiore responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti nella gestione dei costi sanitari, ma preserverebbe anche l'accesso universale alle cure mediche di base, fondamentale per il benessere di tutti i cittadini. È un passo decisivo che non possiamo permetterci di ignorare, e dobbiamo agire ora, prima che diventi troppo tardi, per assicurare un futuro più sostenibile per il sistema sanitario svizzero.

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