L'australiano ha pubblicato una storia sui social dopo la notizia dell'appello della WADA
Il 29enne, fin dal primo momento, si è schierato contro il numero 1 al mondo chiedendone la squalifica.
PECHINO - Se da tanti colleghi, già negli scorsi mesi, ha ricevuto messaggi di solidarietà - come da Rafa Nadal (“Mi fido di lui e sono sicuro che non volesse doparsi”) - tra questi non c’è sicuramente Nick Kyrgios. L’australiano, dal primo minuto, si è schierato dalla parte degli scettici e di chi non crede all’innocenza di Jannik Sinner, punzecchiandolo più volte sia prima che durante gli ultimi US Open.
Ebbene il 29enne non ha mancato “l’appuntamento” nemmeno dopo l’ufficialità del ricorso della Wada - vedi articoli correlati - che per il caso-Clostebol chiede fino a 2 anni di stop per l'altoatesino.
Su Instagram Kyrgios è infatti tornato all’attacco dell'italiano con una chiara allusione: «Hahahaha forse non così innocente dopo tutto, eh?», il messaggio dell’australiano, che in agosto era stato tra i primi a scagliarsi contro il numero 1 al mondo. «Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza proibita… dovresti stare via per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, carino», aveva commentato. Ora, dalla Wada, gli è arrivato l’assist perfetto per tornare sulla vicenda.