Deficit da ridurre per ripartire: anche il PSG deve vendere prima di comprare
Si vuol rinnovare Mbappé: il PSG pensa alle (s)vendite.
PARIGI - “Il PSG può tutto”. “I proprietari del PSG hanno soldi da buttare”. “Il PSG è uno dei pochi club in grado di offrire contratti ricchissimi”. Questo si dice quando, pensando al calciomercato, si guarda in direzione della Tour Eiffel. Ed è tutto vero. Come ogni società pallonara del mondo, però, oltre che sperare nelle iniezioni di capitale dei padroni, per continuare a essere protagonisti in sede di mercato a Parigi devono in qualche modo provare a far tornare i conti. E qual è il modo più veloce per sistemare il bilancio? Sfoltire la rosa vendendo quei giocatori che, strapagati, passano più tempo in panchina (o in tribuna) piuttosto che in campo.
E questo è quello che faranno i dirigenti del PSG i quali, pronti a svenarsi pur di convincere Kylian Mbappé a rinnovare il contratto in scadenza il prossimo giugno, si sono convinti a far quadrare i conti. Secondo la stampa francese, perché la firma dell’attaccante sia sostenibile, in cassa devono “rientrare” almeno 100’000’000 di euro, cominciando già dalla finestra invernale di mercato.
Ecco che, allora, per Leonardo le festività si trasformeranno in un periodo di super lavoro. L’obiettivo, per il dirigente brasiliano, è quello di anticipare l’uscita di Rafinha (in scadenza e già promesso alla Real Sociedad) per incassare qualche milione e risparmiare sullo stipendio. La speranza è, poi, anche quella di riuscire a piazzare almeno due tra Thilo Kehrer, Diallo, Draxler e Kurzawa. Ci sarebbe, infine, Maurito Icardi, ma salutare il costosissimo ex Inter sarà tutt’altro che semplice.