Che sgambetto all'YB

LUGANO - Una rete di Doumbia ha rimandato la festa dello Young Boys, che per brindare al titolo dovrà attendere (almeno) fino a giovedì.

Il gol di Doumbia, quello dello 0-1 del Wankdorf, ha però soprattutto - una volta ancora - dimostrato le qualità e lo spessore, in quanto a carattere, del Lugano targato Croci-Torti. Battuti in casa dal San Gallo nel primo match del Championship Group, i bianconeri sembravano destinati a un finale di campionato anonimo. Meno motivazioni, si era detto, meno risultati positivi, soprattutto nelle partite più complicate. E quella disputata nella tana della squadra che nelle ultime cinque stagioni si è messa in testa la corona quattro volte era sicuramente una di queste. 

Sul sintetico bernese Celar e soci hanno invece provato di essere rimasti perfettamente sul pezzo e di non soffrire di alcun tipo di timore reverenziale. Hanno studiato il piano di battaglia e lo hanno eseguito alla perfezione. Hanno approfittato della leggerezza e, forse, iniziale tensione dei gialloneri e li hanno sorpresi proprio nell’esercizio che riesce meglio loro: le palle inattive. Poi hanno retto ma senza soffrire e soprattutto senza essere passivi. 

Il successo a Berna non cambierà probabilmente il destino di questo campionato, ma è di certo una mattonella importante nella costruzione del Lugano del futuro. È la dimostrazione che a Cornaredo sono molto, molto vicini ai primi della classe e che, con le giuste mosse, nei prossimi mesi potrebbero definitivamente azzerare il gap.

Senza invece pensare al futuro ma guardando al presente, i tre punti del Wankdorf hanno dato nuova linfa alla corsa bianconera al secondo posto della classifica, quello che qualifica ai preliminari della prossima Champions League. La coppa le cui partite sono accompagnate dalla famosa musichetta…