Mario Andretti: «Ridipingere la Mercedes F1 di nero al posto del tradizionale argento non so a cosa possa servire»
L'ex campione di Formula 1 Mario Andretti si è posto contro la politica nello sport, in particolar modo per quanto sta facendo Lewis Hamilton in F1 con la sua campagna antirazzismo.
Dopo le morti di George Floyd e Breonna Taylor per mano della polizia, il movimento #BlackLivesMatter ha preso piede in tutto il mondo e il campione britannico della Mercedes è stato subito in primissima linea. «Ho sempre desiderato che politica e sport non si mischiassero, poiché c'è sempre un momento o un posto in cui esprimere le proprie opinioni. «Hamilton? Ho molto rispetto per lui, ma perché deve diventare un militante? È sempre stato accettato e si è sempre guadagnato il rispetto di tutti. Credo che qui la faccenda stia diventando un po' troppo pretenziosa e il britannico crea un problema che non esiste. Ridipingere la Mercedes F1 di nero lasciando da parte il tradizionale argento delle "Frecce" non so inoltre quanto sia positivo e a cosa serva. Nelle gare ho sempre incontrato piloti con diverse radici e ho sempre accolto tutti a braccia aperte. Nel motorsport non conta di che colore sei, devi guadagnarti il posto con i risultati e la cosa vale per tutti».