Nel settembre 2020 il Parlamento ha adottato la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT).
Contro la legge è stato lanciato il referendum; la votazione avrà luogo il 13 giugno 2021.
BERNA - Da anni l'Europa viene ripetutamente sconvolta da attentati terroristici come quelli di Parigi, Bruxelles, Nizza, Berlino o Vienna. Neanche la Svizzera è esclusa: vi sono persone radicalizzate e nel 2020 sono state perpetrate due aggressioni a possibile sfondo terroristico. Secondo il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), nel nostro Paese la minaccia del terrorismo è elevata dal 2015. Negli ultimi anni gli strumenti di lotta al terrorismo sono pertanto stati incessantemente ampliati e affinati.
Le misure secondo la MPT come ultima risorsa contro i potenziali terroristi
Con la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) s'intende colmare una lacuna: attualmente, la polizia ha di norma le mani legate allorquando sussiste una minaccia terroristica concreta ma non è ancora stato commesso alcun reato. In futuro, la polizia potrebbe intervenire tempestivamente con misure preventive per impedire un reato grave. Queste nuove misure comprendono l'obbligo di partecipare a colloqui, l'obbligo di presentarsi, il divieto di avere contatti, il divieto di lasciare il Paese, il divieto di lasciare o di accedere ad aree determinate e, quale misura più severa, la residenza coatta. Entrano in gioco come ultima risorsa, quando tutte le misure sociali, educative o terapeutiche sono state provate rivelandosi inefficaci.
Le misure secondo la MPT hanno sempre durata limitata, devono essere proporzionate e sono impugnabili dinanzi al Tribunale amministrativo federale. In tal modo sono garantiti la costituzionalità e il rispetto degli obblighi internazionali della Svizzera.
Le nuove misure completano la strategia della Confederazione e dei Cantoni per la lotta al terrorismo, fondata sui tre pilastri della prevenzione, della cooperazione e della repressione. Nel 2017 è stato adottato il Piano d’azione nazionale per prevenire e combattere la radicalizzazione e l’estremismo violento. Con la legge sulle attività informative (LAIn), nel 2017 il SIC ha ottenuto la possibilità di sorvegliare le persone al fine di riconoscere tempestivamente le minacce.
La popolazione svizzera più sicura grazie alle misure secondo la MPT
In seguito agli attentati di Parigi la cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo è stata continuamente potenziata. La Svizzera partecipa tra l'altro al Sistema d'informazione di Schengen (SIS), tramite il quale vengono incessantemente scambiate informazioni di polizia su persone sospettate di attività terroristiche in tutto lo spazio Schengen. Nell'autunno 2020 il Parlamento ha inoltre completato e inasprito il diritto penale introducendo esplicitamente la perseguibilità penale per il reclutamento e l'istruzione di terroristi nonché i viaggi a scopi terroristici. Questi strumenti entrano in vigore il 1 luglio 2021.
La legge MPT integra il suddetto dispositivo con misure preventive di polizia volte a impedire reati di stampo terroristico prima che siano commessi. Il Consiglio federale e il Parlamento intendono in tal modo aumentare la sicurezza della popolazione svizzera. Il terrorismo costituisce inoltre anche sempre un attacco ai valori fondamentali della società e alle istituzioni democratiche di un Paese.
La Svizzera non è l'unico Paese a prevedere misure preventive di polizia volte a lottare contro il terrorismo. Numerosi Paesi europei hanno infatti introdotto misure simili. Neanche le misure preventive di polizia costituiscono una novità: la polizia può intervenire precocemente per impedire reati anche nei settori della tifoseria violenta e della violenza domestica. La MPT introduce questa possibilità anche nella lotta al terrorismo.