La Confederazione ha ricevuto - con una settimana di ritardo - oltre 280mila dosi dal produttore
BERNA - La Svizzera ha finalmente ricevuto ieri un'importante fornitura da Moderna: lo scorso venerdì, delle 350'000 dosi attese solo 70'000 erano già giunte nel paese, mentre le oltre 280'000 restanti sono arrivate solo questa settimana. Lo ha confermato all'agenzia Keystone-ATS l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
In una campagna di vaccinazione che procede già di per sé a rilento, il ritardo nella consegna del preparato di Moderna ammesso la scorsa settimana dall'UFSP aveva sollevato un vero e proprio polverone su più livelli.
Sabato il canton Berna aveva pubblicamente criticato l'operato dei funzionari federali. «Il cantone - affermava un piccato comunicato diffuso dal Dipartimento cantonale della sanità, della socialità e dell'integrazione - chiede alla Confederazione di riorganizzare il suo personale e di trasferire la responsabilità del programma di consegna e di vaccinazione a esperti dell'economia, in modo da garantire processi professionali».
Dal canto suo, l'UFSP si era difeso sostenendo di essere intervenuto immediatamente presso il produttore per procurarsi almeno una parte di quanto convenuto. Aveva inoltre avvertito che le fluttuazioni nelle consegne continueranno a verificarsi anche in futuro e che i tempi esatti sono fuori dal controllo dell'UFSP.
Alle lamentele giunte dal canton Berna ha risposto anche la direttrice dell'UFSP Anne Lévy, secondo la quale è proprio un'azienda privata - in questo caso Moderna - ad essere responsabile di questi colli di bottiglia. In un'intervista alla radio della SRF ha tenuto a precisare che il problema era causato dal produttore.