Ha luogo oggi la seconda edizione del Secondhand Day, per sensibilizzare gli svizzeri sui propri consumi
BERNA - La frenetica caccia al consumo moderno è responsabile di tonnellate e tonnellate di CO2. Per dare il proprio contributo alla crisi climatica, perciò, è importante valutare con cura le alternative quando si fanno acquisti, considerando gli articoli di seconda mano.
È quanto intendono trasmetterci gli organizzatori della seconda edizione del Secondhand Day, prevista oggi. «Una giornata indetta con cadenza annuale per sensibilizzare i cittadini sui temi del riuso e dell’economia circolare», messa in atto da operatori come Ricardo, Circular Economy Switzerland, myclimate e 20 Minuti.
In occasione del Secondhand Day, i promotori misurano la quantità di CO2 che può essere ridotta in 24 ore grazie allo scambio di articoli usati rispetto alla stessa quantità di articoli nuovi acquistati. I dati sono forniti da negozi e piattaforme di vendita, oltre che servizi di riparazione, che si sono registrati come partecipanti all'evento. Molti di questi, definiti "circular heros" propongono anche offerte speciali per rendere ancor più attraenti gli acquisti effettuati durante il Secondhand Day.
Alle spalle la tradizione, lo sguardo al futuro
Lo scorso anno, grazie alla collaborazione dei 337 "circular heros" e di chi ha comprato usato «è stato possibile risparmiare 1'476 tonnellate di CO2. Un valore che corrisponde a quello
delle emissioni giornaliere di una piccola città svizzera come Zugo», informano gli organizzatori.
Si prevede che per il 2021 questo dato possa essere raddoppiato, anche grazie all'aumento dei circular hero partecipanti. Ma per i promotori del Secondhand Day la visione è ancor più ampia: «durante tutta la giornata nessuno dovrà acquistare nulla di nuovo. Un’astensione che in un solo giorno può evitare la produzione di emissioni pari al volume emesso in un giorno intero da una grande città svizzera come Zurigo o Ginevra».
Gli indirizzi dei circular hero partecipanti sono sempre reperibili sul sito secondhandday.ch. È così possibile disporre di un elenco completo delle strutture, rivolto a tutti coloro che desiderano acquistare in modo sostenibile.
I vantaggi degli acquisti di seconda mano
Il secondo Secondhand Day intende anche mostrare ai cittadini svizzeri i vantaggi dell'usato rispetto al nuovo. «Due piacevoli vantaggi secondari», ad esempio, «sono dati dal fatto che molti articoli paiono pressoche nuovi: capire che si tratta di seconda mano, all'apparenza, è impossibile» spiegano i promotori dell'iniziativa.
Inoltre, «aumenta anche il risparmio», poiché costano di meno, «e anche la disponibilità». Generalmente, infatti, «non ci si deve spostare troppo per trovare chi vende usato, e spesso si aiutano le attività locali».
In aggiunta, chi vende i propri prodotti usati «si può liberare, con un ritorno economico, di oggetti ingombranti che potranno invece rendere soddisfatto qualcun altro».
L'economia circolare è la chiave
L'idea alla base dell'economia circolare, promossa dall'iniziativa, «è semplice». «Aumentando la vita utile e la durata del prodotto e dei suoi componenti si riduce anche la quantità di nuovi beni da produrre. Con la condivisione, la cessione, la riparazione e il riuso si ottiene un risparmio di emissioni di CO2. L'usato è pertanto un importante motore dell'economia circolare».
Il Secondhand Day
L'iniziativa è stata lanciata nel 2020 da Ricardo, myclimate, Circular Economy Switzerland e 20 Minuti. I cittadini svizzeri producono in media ogni anno un volume pro capite di emissioni di 14 tonnellate di CO2. Una gran parte di queste emissioni proviene dai consumi privati. L’impronta personale di CO 2 deriva non tanto dall'uso dei beni quanto dalle attività richieste per la produzione, il trasporto e lo smaltimento. Il comportamento dei consumatori offre enormi potenzialità di risparmio e cambiamento. Il Secondhand Day mira ad avviare un dibattito nazionale su questi aspetti e ad intraprendere una migliore gestione ambientale. Dimostrando come i comportamenti sostenibili siano facili e possibili. L'iniziativa non vuole essere un richiamo alla rinuncia, ma a fare piccoli passi nella giusta direzione.