Hanno dovuto pagare 100 franchi perché non erano in possesso del formulario obbligatorio per entrare in Svizzera.
Ma non mancano le critiche per i dati raccolti dalle autorità.
BERNA - Dal 20 settembre scorso circa 200 multe sono state inflitte a persone che non avevano il formulario obbligatorio per entrare in Svizzera. Tali cifre - pubblicate oggi dalla SonntagsZeitung - si basano su dati dell'Amministrazione federale delle dogane. Qualsiasi trasgressore incorre in una multa di 100 franchi.
Nel domenicale, la direttrice dell'associazione svizzerotedesca dei consumatori SKS, Sara Stalder, si mostra critica nei confronti dei dati raccolti dalle autorità. «Vengono registrati anche il numero del passaporto o della carta d'identità nonché il luogo di partenza e il numero di immatricolazione del veicolo».
La Stalder deplora la trasmissione di questi dati alle autorità sanitarie cantonali. Chiede inoltre che i cantoni non possano aver accesso a tutte le informazioni.
Dall'introduzione della disposizione, sono già stati utilizzati 900'000 formulari dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Tutte le persone che valicano la frontiera in entrata - compresi i vaccinati e i guariti - sono chiamati a riempire il Modulo di entrata SwissPLF - swissplf.admin.ch - in modo da consentire ai cantoni di effettuare controlli a campione per verificare che le nuove disposizioni vengano rispettate.
Sono esentati i frontalieri, chi transita senza fermarsi attraverso la Confederazione, chi trasporta merci o persone a titolo professionale, nonché le persone che entrano «da regioni confinanti con la Svizzera con le quali esiste uno stretto scambio economico, sociale e culturale». Secondo l'UFSP, i moduli sono conservati per 14 giorni.
Il Consiglio federale ha deciso l'introduzione del formulario per evitare un aumento delle infezioni da Covid-19 dopo le vacanze autunnali, come era successo al termine delle ferie estive.