L'ondata di caldo sta mettendo a dura prova i nostri amici a quattro zampe.
BERNA - È un caldo tropicale, quello che ha investito la Svizzera nell’ultima settimana. Opprimente. Ma a soffrire ancor più di noi esseri umani, sono i nostri amici animali. E a occupare i veterinari non è solo la disidratazione, ma anche gravi problemi cardiaci e respiratori, stati semi-comatosi e bruciature ai cuscinetti.
«Ho avuto casi mortali di cani deceduti a causa d'insufficienza respiratoria acuta, cosa che non succedeva da tempo», racconta a Le Matin Dimanche il veterinario Vincenzo La Naia. Forte preoccupazione soprattutto per quanto riguarda i cani brachicefali (razze con il naso schiacciato, come il bulldog), che attualmente sono molto in voga. Queste razze hanno infatti più difficoltà a evacuare il calore.
Ma il caldo può aggravare anche problematiche già esistenti. «Abbiamo avuto casi di animali già malati, ad esempio con insufficienza renale, il cui problema veniva accentuato», spiega al domenicale la veterinaria Natacha Bourquin. E anche operazioni di routine come le sterilizzazioni vengono posticipate: «Il ricovero stressa gli animali e rischia di surriscaldarli», chiarisce Bourquin.
«Ho curato un cane che aveva una temperatura corporea di 41 gradi. Il suo padrone lo aveva portato fuori al sole intorno a mezzogiorno, racconta il veterinario Jean Pfister.
È infine di oggi la notizia della morte di un husky lasciato in macchina dai suoi padroni. I due proprietari avevano abbandonato i loro due cani nel veicolo per recarsi al Montreux Jazz Festival.